Studenti in piazza contro l’alternanza scuola lavoro e l’esame di maturità. Questa mattina si sono ritrovati in circa duecento in Piazza Dalmazia a Terni per manifestare ed essere ascoltati da “una scuola che da dieci anni a questa parte ha dimostrato che non gliene frega niente degli studenti”.
Se la prendono con il ministro Bianchi che dopo due anni di pandemia ha deciso di reinserire la seconda prova scritta alla maturità.
“Non è la prova scritta in se il problema, afferma Marlin Castillo responsabile regionale Federazione Gioventù Comunista, il problema è che è stata reintrodotta per dimostrare all’opinione pubblica e alla stampa che l’istruzione è tornata alla normalità, che la Dad ha funzionato, quando in realtà non è così. In realtà la Dad ha creato solo lacune formative negli studenti.”
“Non c’è una preparazione adatta per fare questo esame – aggiunge Paolo, studente – perché negli ultimi anni non abbiamo avuto un’istruzione adatta a causa del covid. La didattica a distanza non ha lo stesso valore della preparazione scolastica in presenza.”
Gli studenti rivendicano quindi una maturità diversa, che tenga conto delle problematiche che la Didattica a Distanza ha creato nella loro formazione.
Per quanto riguarda l’alternanza scuola lavoro condannano la sostituzione degli studenti lavoratori, producendo gratuitamente l’utile dell’azienda.
“Non ci va più bene il modello di alternanza scuola lavoro. Vediamo studenti lavorare al McDonald, raccogliere le olive, vendere pampepati, aggiunge Marlin Castillo, che formazione è questa? Non è possibile che i ragazzi vanno a lavorare 500 ore nell’azienda al posto degli operai e per lo più lo fanno nelle stesse condizioni precarie di sicurezza. È per questo che accadono le tragedie come il caso di Lorenzo, lo studente di Udine che ha perso la vita in fabbrica. A nessuno frega niente degli studenti, si pensa solo al profitto delle aziende.”
Il corteo studentesco è partito da Piazza Dalmazia e passando davanti ai licei ternani è arrivato fino al provveditorato.