Questa mattina presso il palazzetto della scherma Waro Ascensioni di Terni si è svolta la cerimonia di consegna della sedia per la scherma paralimpica.
La formalità della consegna è avvenuta simbolicamente il 1 ottobre, durante un momento di grande importanza, l’aperitivo di benvenuto alla Nazionale Italiana paralimpica in occasione dei mondiali di scherma paralimpica. Il Club Terni Host Interamna San Gemini, Norcia, San Valentino e Narni ha dimostrato il proprio impegno e la propria dedizione al supporto degli atleti paralimpici con questa donazione.
Oggi si è tenuta la cerimonia ufficiale di consegna, con la presenza dell’atleta del Circolo Scherma Terni, David Spiga, e del maestro Daniele Anile, figure di spicco nell’ambito della scherma paralimpica. A rappresentare il Club Terni Host il presidente Cesare Di Erasmo, insieme ai membri Tommaso Vichi e Corso Viola.
Spiga ha enfatizzato l’importanza della donazione nel promuovere l’accessibilità allo sport paralimpico, dichiarando che “la carrozzina è fondamentale per un allenamento più completo e professionale. Questo circolo ha una storia alle spalle molto importante e io sono onorato di far parte di questa famiglia. A marzo avrò una gara integrata nazionale, è molto emozionante in quanto si ha l’opportunità di confrontarsi con tante realtà.”
Alberto Tiberi presidente del CSTR ha aggiunto: “Si parla sempre di integrazione, ma bisogna anche avanzarla in fatti, noi lo facciamo e vediamo una risposta di tutti gli atleti molto buona. Tutti i nostri atleti sono equilibrati, c’è la crescita, l’inclusione e il fare lo sport tutti insieme.” Il Maestro Anile ha sottolineato che l’allenamento presso il circolo coinvolge tutti gli atleti, sia quelli “in piedi” che quelli seduti, evidenziando così il valore dell’inclusione nell’ambiente sportivo. “La risposta dei nostri atleti è molto forte rispetto a tutte le altre società“, ha aggiunto.
Cesare Di Erasmo ha sottolineato l’importanza della donazione, “per noi è stato un piacere poter fare questo dono, questi fondi sono creati dalle quote dei soci, tutto ciò che è stato fatto quindi è a nome di tutti i soci. Non capita sempre di essere così uniti per le donazioni, questa proposta è stata interessante per l’ arricchimento della comunità totale.”
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