Movimento 5 Stelle all’attacco sul taglio dei pini in via Lungonera Savoia.
Chiederanno l’accesso agli atti per verificare le perizie della Comunità Montana e intanto giudicano devastante l’impatto sulla città del taglio di 44 alberi. La motosega rimane in azione – è il giudizio finale – la stessa che usavano quelli di prima (il riferimento è a Stefano Bucari).
Il comunicato 5 Stelle a firma di Luca Simonetti, capogruppo a Palazzo Spada.
Nel 90% dei casi l’unico pericolo causato dagli alberi è che producono ossigeno anche per alimentare i cervelli di chi pensa che a Terni se ne possa fare a meno con troppa leggerezza.
Valutare la pericolosità di un albero o meno non è una cosa che può essere fatta “a cuor leggero” soprattutto in una città come Terni devastata da un punto di vista ambientale, architettonico ed urbanistico, per questo mi chiedo se la nuova giunta a differenza del passato stia procedendo verso l’abbattimento di oltre 300 alberi dopo un’attenta analisi e a seguito di indagini condotte con metodologie appropriate avvalendosi dei tanti strumenti che la tecnologia mette a disposizione o se si stia procedendo con metodi approssimativi, come la precedente amministrazione era stata accusata di fare.
Non mancheremo anche questa volta di fare le verifiche del caso tramite accesso agli atti per effettuare le dovute valutazioni.
Il tema richiede massima attenzione, perché se da una parte è fondamentale evitare situazioni di pericolo per l’incolumità e la sicurezza dei cittadini dall’altra è necessario evitare danni incalcolabili per la comunità.
A fronte degli abbattimenti di alberi adulti, le nuove piantumazioni necessiteranno di anni se non decenni per sortire lo stesso effetto sull’aria che respiriamo, un’aria inquinata a livelli da record europeo.
Cosa che crea maggior sconcerto è che simili azioni che vanno ad agire profondamente sulla città, sul piano urbanistico, sul paesaggio, sul patrimonio storico-architettonico (alberi monumentali) e non da ultimo sulla salute dei cittadini dovrebbero necessariamente avere una programmazione, delle risorse certe e già individuate e seguire una fase confronto pubblico, sia nelle opportune sedi istituzionali sia coinvolgendo i cittadini dei quartieri interessati.
L’unica cosa che appare cambiata rispetto alla precedente amministrazione è l’uso della propaganda e degli slogan per indorare la pillola, nient’altro, condivisione e partecipazione rimangono vuoti slogan utili solo per la campagna elettorale. Tanta fuffa per non dire che la motosega di Bucari ha semplicemente cambiato mano.
Aprire la ZTL, tagliare alberi, farfugliare ricette non chiare per affrontare l’impatto di AST sull’ambiente, non aiuterà di certo a risolvere i problemi che riguardano la salute di tanti ternani, anche quelli che hanno votato il cdx sperando in un cambiamento.