Il PD: un partito in affanno che ha perso il coraggio di rischiare. Per tentare di risollevarne le sorti sono scesi in campo tre giovani con l’iniziativa “A casa tutto bene?”. Sono Claudia Dionisi consigliere comunale ad Amelia, Mattia Nannurelli e Giovanni Rubini presidente del consiglio comunale di Narni.
Tutti e tre ritengono il PD la loro casa ma negli ultimi anni ha perso la sintonia con l’elettorato.
“Vogliamo provare a riconnettere il partito – sostiene Claudia Dionisi – con l’elettorato che non ci ha più riconosciuto come interlocutori. Lo facciamo cercando di definire un perimetro valoriale dentro nel quale poter inserire alcuni temi che ultimamente non abbiamo più affrontato. E proviamo a riparlare anche con una parte di mondo che abbiamo abbandonato, un mondo che parla lo stesso linguaggio della sinistra. Noi vogliamo essere protagonisti di una nuova fase perché abbiamo a cuore questo partito ed è qui che vogliamo restare”.
“Alla manifestazione a Roma del 30 settembre – spiega Mattia Nannurelli – sono state chieste principalmente due cose: unità e cambiamento. Ma a Terni nulla è arrivato, non ci sono stati cambiamenti”.
“In questi anni il senso di comunità è andato perduto – afferma Giovanni Rubini – noi, invece si siamo riuniti, abbiamo riflettuto, deciso di essere utili e non dannosi dando il nostro contributo all’interno del Pd. Intendiamo mettere in campo alcune idee piuttosto che restare schiacciati su dinamiche congressuali, postazione e riunioni che tendono ad essere sempre meno partecipate. Vogliamo aprirci con iniziative ampie che coinvolgano anche le associazioni civiche che nascono nei vari territori e chi non si vede più attratto da questo soggetto politico”.