Studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado dell’Umbria hanno affisso fuori dai loro istituti cartelloni e volantini con un unico messggio: ripensare a una scuola migliore in vista del rientro del 7 gennaio.
La promessa fatta dal Governo negli ultimi mesi di un ritorno in presenza, si legge in una nota firmata Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Umbria, è sempre più incerta, già ad oggi il premier Conte ha ritrattato quanto detto in precedenza, affermando che il rientro non sarà effettuato al 75% in presenza come previsto, bensì al 50%. Verso la riapertura, inoltre, la Regione Umbria non ha ancora fatto alcun passo avanti: la proposta di creare due scaglioni di ingresso e di uscita (fra le ore 8 e le 13 e le 10 e le 15), giustificata con la volontà di evitare assembramenti alle fermate dei mezzi pubblici, è figlia della stessa mancanza di volontà negli investimenti che abbiamo visto a settembre.
È importante che ognuno si prenda la responsabilità di mettere al centro la scuola non solo a parole: “Ci si vede il 7 gennaio”, in questo senso, non è un semplice augurio, ma una vera e propria rivendicazione per la quale siamo disposti a batterci.
Vogliamo tornare in una scuola per la quale sono stati attuati tutti gli investimenti necessari nelle infrastrutture e nella mobilità, conclude la nota, al fine di un rientro sicuro che garantisca il nostro diritto allo studio.