La chat sulle nomine del Csm con Luca Palamara, ex presidente dell’associazione nazionale magistrati, costano il posto di procuratore di Terni ad Alberto Liguori. A sorpresa il plenum del Csm ha deciso di non confermare il magistrato nell’incarico che ricopre da quasi 7 anni, ribaltando l’orientamento della Commissione Direttivi che aveva avuto anche il parere favorevole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Anche lui favorevole a che il Procuratore Liguori restasse a Terni. La proposta di lasciare Liguori al suo posto perché è già stato “fugato ogni sospetto” sulla sua figura professionale, sostenuta in Commissione da Unicost, Magistratura Indipendente e Forza Italia, si è fermata a 9 voti. Mentre 11voti sono andati alla relazione della togata di Area Alessandra Dal Moro. Nella delibera approvata si dice che Liguori avrebbe fatto “numerosi interventi” per “influenzare future nomine” del Csm, tant’è che “chiede che vengano sostenuti gli aspiranti da lui indicati, propone accordi tra rappresentanti in Consiglio di diversi gruppi associativi ed esorta Luca Palamara a ricordarli e a farli rispettare in funzione delle nomine di suo interesse”. Un’attività che “incide concretamente sulla sua indipendenza”. Per questo dovrà lasciare la Procura di Terni. Liguori era stato nominato al vertice della procura ternana il 9 marzo 2016 insediandosi il successivo 12 aprile.
Alberto Liguori è il nuovo procuratore di Terni
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