La Rete Umbra per l’Autodeterminazione ha organizzato a Terni la manifestazione regionale.
Un corteo, capeggiato dalla presidente Stefania Proietti, al quale hanno partecipato, sotto la pioggia, centinaia di persone, si è snodato per le vie del centro della città, da piazza Dante, viale della stazione, piazza Tacito, Corso Tacito, fino in piazza Europa.
Sono risuonate le canzoni di Ornella Vanoni “La voglia, la pazzia” e Raffaella Carrà “Rumore”.
La manifestazione è stata dedicata alla memoria di Ilaria Sula, giovane donna e studentessa universitaria ternana uccisa dall’ex compagno, e a tutte le altre donne vittime di femminicidio nel 2025. Proprio, in Umbria, ha ricordato la presidente di regione , si è verificato il primo femminicidio dell’anno in Italia.
Il 25 novembre, in tutto il mondo, donne, femministe, cittadine e cittadini si ritrovano nelle piazze per dire basta alla violenza maschile. Si tratta di una giornata che parla di libertà, giustizia e democrazia, perché nessuna società può dirsi libera se non lo sono le donne che la abitano. La violenza contro le donne non è mai un fatto privato: è un problema culturale, politico e sociale che si alimenta nelle disuguaglianze di potere, nei modelli di mascolinità patriarcali e in una cultura che normalizza e minimizza parole e comportamenti sessisti e violenti.
Non solo, la manifestazione di oggi era rivolta anche a tutte quelle donne che nel mondo subiscono guerre, occupazioni, genocidi, stupri di massa, violenze armate, violazioni dei diritti fondamentali, limitazioni della libertà di movimento, dell’istruzione e della salute.
Infine, uno degli obiettivi delle associazioni che compongono la Rete Umbra per l’Autodeterminazione è anche quello di affermare con forza che non sono più accettabili nel dibattito pubblico da parte delle istituzioni, un linguaggio che umilia, ridicolizza o trasforma le donne in oggetti o bersagli.














