“Mod vuol dire modernismo, vuol dire pensare controcorrente rispetto alle mode del momento”.
Lo dicono e lo pensano insieme David Conti e Federico Clementini che, ieri, insieme ad altri, hanno organizzato una serata “Mods” a Terni, da Rolando cafè.
“Noi non ci basiamo su ciò che offrono la televisione e i mass media al momento bensì sulla nostra cultura fatta di musica e uno stile di vita che si ispira agli anni 60 e che con orgoglio portiamo ai tempi di oggi”, aggiunge Conti che ha un look che non lascia dubbi.
La musica che hanno suonato ieri sera (loro sono dee jay o, come ha detto David Conti , sono selezionatori di musica): Jazz mod, r&b, garage, soul , britpop, “tutte sfaccettature del rock , cresciute a cavallo degli anni 60 e degli anni 90, soprattutto radicate nella sottocultura inglese”.
“Essere Mod – aggiunge ancora Conti – significa essere alternativi, non essere banali ma anche non essere esagerati, è una via di mezzo tra essere eleganti ma non essere troppo appariscenti”.
Ieri sera si festeggiavano i 30 anni di Sottocultura ternana: “abbiamo riacceso l’attenzione intorno a questo fenomeno, tra l’altro partecipiamo come Sottocultura ternana a raduni in giro per l’Italia e non solo, anche Spagna e Germania”.