Cinque eventi in due giorni per parlare di politica internazionale e minacce globali. Si tratta di un workshop organizzato da Matteo Bressan, docente di relazioni internazionali presso la Lumsa di Roma ed esperto di geopolitica, che si terrà nella sala del caffè letterario della biblioteca di Terni venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre.
“La sicurezza nel cyberspazio, ovvero quella che è la sicurezza attinente alla rete, sembra un tema astratto ma non lo è. Attraverso la penetrazione in un sistema informatico di una rete – spiega Bressan – si può acquisire la tecnologia, il know-how di un’azienda, metterla a tappeto nel giro di pochi anni facendola chiudere e facendo perdere il lavoro ai suoi dipendenti. Ma il cyber attiene anche alla sicurezza delle infrastrutture, pensiamo alla gestione di una diga, di una centrale che possono essere attivate o meno attraverso un controllo remoto”.
In pratica la rete è il nuovo campo di battaglia sul quale si stanno per combattere le guerre moderne. E questo è il primo tema che verrà affrontato venerdì alle ore 11.30 da uno dei maggiori esperti italiani, il direttore di Cyber Affairs Michele Pierri.
Nel pomeriggio, alle 16, focus sull’Africa e la minaccia di Al-Qaeda con il giornalista Marco Cochi, esperto di affari africani e collaboratore di Nigrizia.
Perché “non si possono capire alcune dinamiche di crisi anche migratorie dall’Africa – sostiene Bressan – se non analizziamo il ruolo di Al-Qaeda in quest’area”
Alle 17.30 la prima giornata del workshop sarà conclusa dalla conferenza di Matteo Bressan sul fronte Sud della Nato e le minacce ibride.
La seconda giornata inizierà alle 9.30 con un’analisi delle fonti aperte nell’era delle fake news a cura di Emanuele Rossi della rivista Formiche. Infine il workshop si concluderà alle ore 11 con l’intervento di Germano Dottori, docente di studi strategici alla Luiss e consigliere redazionale di Limes, sul tema “Trump, Putin e noi”.
Gli incontri sono aperti a tutti.
“Il mio invito è che oltre alla partecipazione degli addetti ai lavori e degli studenti, ha concluso Bressan, ci sia una risposta di quelle aziende importanti, ad iniziare dalle multinazionali presenti nel nostro territorio, che soprattutto rispetto al tema del cyberspazio potrebbero essere interessate”.