“Anche noi viviamo un momento di grande crisi sotto molti aspetti: ambientali, sociali, economici. Abbiamo attualizzato la peste del passato vestendola dei mali del presente”.
Così il parroco della cattedrale di Terni don Alessandro Rossini presentando le celebrazioni della parrocchia di Santa Maria Assunta per il Preziosissimo Sangue, che si svolgeranno dal 25 al 29 settembre.
“Una festa legata a quel tesoro nascosto e non abbastanza noto, che è la Reliquia del preziosissimo Sangue di Gesù Cristo – ha ricordato il parroco – una piccola ampolla contenente alcune gocce di sangue appartenenti a Nostro Signore che per svariate vicissitudini storiche, quelle più significative ben documentate e conservate nell’archivio della Cattedrale, è giunta sino a noi. Abbiamo pensato di riproporre in maniera solenne, all’intera popolazione della città l’antico rito della benedizione con la Sacra Reliquia, alla presenza del Vescovo Giuseppe, per invocare su tutti noi come in antichità, l’intervento divino, affinché la nostra città torni a risollevarsi, a vivere e a sperare in un futuro migliore”.
La reliquia del Preziosissimo Sangue, una croce pettorale, fu donata alla chiesa Cattedrale nel 1650 dal cardinale Francesco Angelo Rapaccioli allora vescovo di Terni. La solennità del Preziosissimo Sangue si lega al territorio ternano grazie ad un’antica storia, che affonda le sue radici nel lontano 1675, quando la popolazione fu colpita da una terribile epidemia di peste che, in poco tempo, causò un elevatissimo numero di morti. L’allora vescovo, monsignor Gentili, decise di fare appello alla Misericordia del Signore e il 21 giugno si diresse sulla Torre dei Barbarasa per benedire la città con la reliquia del Preziosissimo Sangue. Inspiegabilmente e senza una causa evidente, l’epidemia di peste iniziò a decrescere per sparire del tutto durante l’inverno.
Il vescovo Giuseppe Piemontese, durante la presentazione, si è soffermato sulla reliquia e su quelle che ritiene legittime domande: sarà vero? Da dove viene il sangue? Poi ha spiegato la storia della Croce Pettorale che contiene il Preziosissimo Sangue.
“Il cardinale Rapaccioli la ricevette dal monsignore governatore della città di Terni – ha spiegato il vescovo – che l’aveva acquistata con le masserizie del maggiordomo di un generale che a suo tempo l’aveva ricevuta dal re di Spagna. Per prima cosa il cardinale si recò a Roma, da uno degli eredi del generale, per visionare l’autentica. Poi, per essere sicuro della veridicità del documento e della reliquia, andò ad Assisi per incontrarsi con l’amico San Giuseppe da Copertino. Giunto nei pressi della basilica di San Francesco, vide venirgli incontro San Giuseppe che, divinamente ispirato, si inginocchiò adorando la reliquia del Preziosissimo Sangue, che il cardinale segretamente recava con sé. Così il cardinale Rapaccioli non ebbe più dubbi e la donò alla Cattedrale di Terni che, dalla fine del ‘600, la custodisce nell’altare appositamente costruito. La storia dell’incontro di San Giuseppe da Copertino con il cardinale Rapaccioli è anche descritta in un dipinto del XVIII secolo, posto sulla parete sinistra del presbiterio, di fronte all’organo, in duomo”.
Venendo al programma delle celebrazioni, oltre a quelle liturgiche del triduo con l’esposizione della reliquia, il Rosario e la messa, la festa vivrà alcuni momenti culturali di particolare interesse.
Giovedì 26 settembre alle ore 17 al Museo diocesano si terrà la presentazione del libro “Eccellenza del buon gusto e spirito romano. Il Cardinale Rapaccioli alla corte dei Barberini” di Giuseppe Cassio alla presenza, tra gli altri, del critico d’arte Paolo Cicchini e dello storico dell’arte Claudio Strinati. Una biografia documentale del cardinale Rapaccioli vissuto a Roma nella prima metà del Seicento, amante delle arti, che a Terni promosse la costruzione del palazzo del Seminario, dove ora si trova il museo diocesano, l’erezione della facciata scenografica del duomo e la sistemazione dell’episcopio dando vita ad una vera e propria corte vescovile, l’attuale piazza Duomo. E non è escluso che per questo progetto si sia avvalso dei consigli dell’amico Gian Lorenzo Bernini.
Venerdì 27 settembre alle ore 9.15 al Museo diocesano prenderà il via il convegno “L’impegno ternano nella lotta contro il ‘male del nostro secolo’, la qualità e l’eccellenza”. La conferenza, è stato spiegato, intende sensibilizzare e informare la cittadinanza e gli operatori del settore sull’impegno della città di Terni e della comunità medico/scientifica nel combattere il tumore che si può considerare il “Male del secolo”. A Terni sono presenti qualità ed eccellenza, soprattutto in alcuni settori, che andrebbero ancor più valorizzate ed estese al fine di dare risposte sempre più concrete e positive alle persone colpite da malattie tu morali anche con la vicinanza e il sostegno della parola e della fede.
Sempre venerdì, ma alle ore 16 in Cattedrale, ci sarà anche l’incontro testimonianza con Antonia Salzano mamma di Carlo Acutis, il ragazzo di 15 anni morto di leucemia e dichiarato venerabile da Papa Francesco pochi mesi fa.
Sabato 28 settembre alle ore 21 concerto testimonianza con l’attore Stefano de Majo, il Maestro Francesco Morettini, la chitarrista Marialuna Cipolla. Ospite d’onore sarà Mogol. Parteciperanno anche il piccolo coro dei bambini dell’Istituto Leonino, esponenti della Ternana calcio ed altri campioni dello sport ternano.
A seguire Ostensione della Santa Reliquia e Benedizione da parte del vescovo monsignor Giuseppe Piemontese.
“E’ un rinverdire una tradizione che può aiutare i cristiani a tornare all’amore per il Signore – ha detto il vescovo Piemontese – ad accogliere la redenzione del Signore e anche a riflettere sui mali che circondano la nostra società, i nostri tempi, nelle città occidentali. Nella storia i ternani hanno fatto sempre ricorso alla preghiera, in occasione di eventi calamitosi, invocando il Sangue del Signore per allontanare queste calamità dalla società e dall’esistenza di ciascuno”.