“Questa mattina è stata sottoscritta la transazione sui canoni arretrati e futuri, fino al 2027, con Umbria distribuzione Gas per l’utilizzo della rete. Nelle casse di Terni Reti entreranno 16 milioni e 645 mila euro al netto dell’iva. Si tratta di una cifra consistente che, sommata all’accordo sul derivato Collar dello scorso anno per 7 milioni e 200 mila euro, consentirà di mettere in sicurezza la partecipata pubblica e di darle prosieguo occupazionale e aziendale”, sostengono in una nota istituzionale l’amministratore unico Alessandro Campi e il vicesindaco Riccardo Corridore.
“L’amministrazione Bandecchi ha dunque salvato l’azienda risolvendo i problemi ereditati dalle gestioni clientelari e antieconomiche della sinistra, appianando una grave situazione di tensione finanziaria che si protraeva ormai da anni. Si tratta – aggiungono Campi e Corridore – di una netta inversione di tendenza di una partecipata che abbiamo trovato a rischio di collasso con una situazione debitoria importante e soprattutto gravata da accordi capestro e da partite mal gestite. L’uso del derivato e soprattutto le incertezze contrattuali hanno portato uno stato di precarietà che rischiava di far saltare i conti. Umbria distribuzione Gas dal 2020 non versava più i canoni delle reti, dal 2019 la concessione è in regime di prorogatio. Nell’ambito di un nuovo quadro di certezze contrattuali contiamo di rafforzare ulteriormente i servizi e di effettuare la nuova gara pubblica per il servizio del gas entro gennaio 2026 per continuare a irrobustire una azienda pubblica protagonista nella mobilità, nelle manutenzioni, nella conduzione delle reti strategiche”