ERG ha concluso, attraverso la propria controllata ERG Power Generation, un accordo con Enel Produzione per la cessione dell’intero capitale di ERG Hydro, per il controvalore di 1 miliardo di euro. L’accordo verrà perfezionato nel 2022.
Il portafoglio di asset di proprietà di ERG Hydro che passa ad ENEL consta di un sistema integrato di produzione di energia idroelettrica che si estende fra Umbria, Lazio e Marche. Si compone di 19 impianti idroelettrici,7 impianti mini-hydro, 7 dighe, 4 bacini (corrispondenti a Salto, Turano, Corbara e Piediluco) e una stazione di pompaggio, quella di Terni, per una potenza efficiente di 527 MW. La produzione media annua si attesta a circa 1,5 TWh.
“Il funzionamento del complesso idroelettrico è garantito da 114 persone – informa ancora ERG – incluse nel perimetro, tra tecnici altamente specializzati nella gestione operativa degli impianti, specialisti di energy management e staff dedicate. Per queste risorse, grazie ad una proficua collaborazione con le componenti sindacali e la seria disponibilità del compratore, la società ha raggiunto un accordo innovativo per il settore elettrico che garantisce importanti tutele per i lavoratori ERG facenti parte della società ceduta.” Nel passaggio di propietà, dunque, non dovrebbero esserci ripercussioni negative sui lavoratori.
Paolo Merli, Amministratore Delegato di ERG ha commentato: “L’accordo con Enel rappresenta un primo importante passo nell’ulteriore trasformazione di ERG verso un modello puro Wind & Solar, che contiamo di completare con la cessione degli asset thermo nel corso dei prossimi mesi. L’operazione, oltre a garantire una corretta valorizzazione degli asset ceduti, ci rende particolarmente orgogliosi perché consente l’integrazione delle nostre persone all’interno di un primario gruppo energetico a livello globale con una presenza radicata in Italia. L’Asset Rotation, uno dei pilastri del nostro piano strategico 2021-2025, ci permetterà di accelerare il percorso di crescita e diversificazione geografica con un migliore bilanciamento delle attività tra Italia ed estero”.