Acque Minerali d’Italia, proprietarie fra gli altri dei marchi Sangemini e Amerino, è stata ammessa definitivamente al concordato in continuità da parte del Tribunale di Milano. È così ufficiale AMI potrà continuare a produrre, progettare e investire grazie all’apporto di due fondi d’investimento, l’americano Magnetar e l’italiano Clessidra. Lo rende noto un comunicato della stessa azienda.
I due fondi sottoscriveranno l’aumento di capitale per complessivi 50 milioni di euro diventando azionisti di maggioranza del Gruppo Ami in una compagine che vedrà la famiglia Pessina rimanere nell’azionariato.
È stata anche fissata l’udienza per i creditori per il 6 settembre 2021.
Secondo quanto riferisce l’azienda “Il Gruppo Ami, che controlla decine di marchi gestisce 26 sorgenti e ha 8 siti produttivi con 400 dipendenti in tutta Italia, ha continuato, in questi mesi, a garantire la produzione e il lavoro in tutti siti, nonostante le difficoltà per la pandemia e l’importante calo delle vendite anche per questo settore in seguito al blocco del canale dell’ho.re.ca e alle forti limitazioni per ristorazione e turismo”.
Non la pensano così le organizzazioni sindacali e i lavoratori dei marchi Amerino e Sangemini che hanno aspramente criticato nei mesi scorsi il comportamento dell’azienda. Comunque le notizie provenienti da Milano non possono non avere un effetto positivo anche sugli stabilimenti umbri.
Sangemini-Amerino: AMI ha depositato in Tribunale il piano concordatario, cassa integrazione per tutto il 2021, poi si spera in un rilancio dell’azienda