Un mese fa, dopo una breve malattia, all’età di 78 anni, è deceduto il musicologo e regista Paolo Donati. Per tanti considerato l’inventore di Rai Radio3 , così come la conosciamo adesso, per la quale ha curato per 30 anni (e va ancora in onda) un programma storico come “La barcaccia”.
Domenica 10 febbraio alle 17.00 al Teatro Sociale di Amelia si svolgerà una manifestazione in suo onore, voluta dai familiari e dagli amici e organizzata dall’Associazione Musicale “In Canto” di Terni.
Paolo Donati ha trascorso l’ultima parte della sua vita in Umbria ed è stato a lungo presidente di “In Canto”, per il cui festival autunnale realizzò varie regie: Don Giovanni di Mozart nel 2007, La scala di seta di Rossini nel 2008, Così fan tutte di Mozart e Bach Haus di Dall’Ongaro nel 2010, L’occasione fa il ladro di Rossini nel 2011 e La cambiale di matrimonio di Rossini nel 2013.
Quest’incontro nel teatro di Amelia è strutturato come un percorso di parole, immagini e musica e vedrà la partecipazione di cantanti e strumentisti che presero parte agli spettacoli di cui Donati curò la regia, oltre ai suoi “colleghi” della RAI e dell’Associazione “In Canto”. Condotta da Guido Barbieri, voce storica di Rai Radio Tre, con l’intervento di Michele Suozzo ed Enrico Stinchelli de “La Barcaccia”, si alterneranno testimonianze, proiezioni, interviste e musiche di Mozart, Strauss, Wolf, Brahms,. Inoltre la prima esecuzione di “Meditativo”, che Ivan Vandor ha voluto comporre in memoria di Donati.
Parteciperanno i cantanti Elisa Cenni, Elisabetta Pallucchi, Carlo Putelli, Roberto Abbondanza, in passato interpreti in alcune regie di Donati, accompagnati da Gabriele Catalucci, Fabio Maestri, Silvia Paparelli. Insieme a loro l’Ensemble In Canto.
Si vedrà e si ascolterà Paolo Donati stesso, grazie alle sue interviste rilasciate alla Rai, che le ha gentilmente concesse. Si vedranno anche alcune immagini delle sue regie.
La regia e le proiezioni di questo incontro sono affidate a Carlo Fiorini, che aveva collaborato con Donati nell’allestimento de L’occasione fa il ladro di Rossini.