Stava male, molto male. E l’operazione di qualche giorno fa, complicata, evidentemente, non ha risolto le sue problematiche di salute. Era l’ultima di una serie lunghissima. Francesco Cari, per tutti “Francescone” ma anche “Bruzio”, se ne è andato stanotte con la discrezione su cui aveva improntato la sua vita. Francesco è una di quelle persone che lascerà un ricordo indelebile tra coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo: sempre disponibile, impegnato in qualsiasi operazione di protezione civile, sempre gratuitamente, volontario per vocazione, era un dipendente della Sgl Carbon per poi andare in pensione. Durante la sua lunga malattia era lui che rincuorava i famigliari, che li aiutava a capire la ineluttabilità della situazione. Di lui non si ricorda uno scatto, una mala parola. Grande amante dei boschi li conosceva a menadito tutti quelli incontro a Narni e spesso vi andava insieme al gruppo dei camminatori. Ma era appassionato anche della pesca e della caccia di qualsiasi cosa che prevedesse di stare all’aria aperta.