È morto all’età di 89 anni Pippo Baudo.
Il conduttore dei conduttori. Il più colto. Il più bravo. È morto questa sera a Roma.
Baudo ha condotto ben 13 edizioni del Festival di Sanremo e portato al successo programmi come “Fantastico”, “Domenica In”, “Canzonissima”.
Agli esordi fu “Settevoci” a renderlo popolare al grande pubblico.
LE PRIME REAZIONI.
LA REGIONE SICILIA: “La #Sicilia piange #PippoBaudo, simbolo della nostra terra e della televisione italiana. Ha portato sempre con sé l’orgoglio delle sue radici siciliane. Oggi perdiamo un pezzo della nostra storia, ma il suo ricordo rimarrà vivo nel cuore di tutti noi”.
GIORGIA MELONI: “Ci lascia a 89 anni Pippo Baudo, uno dei più grandi protagonisti della storia della televisione italiana. Il suo volto e la sua voce hanno accompagnato intere generazioni, regalando emozioni, sorrisi e momenti indimenticabili. Grazie di tutto”.
IL CATANIA: #Catania e tutta l’Italia perdono un uomo straordinario, che ha migliorato la televisione nazionale entrando nella storia del nostro Paese. Il #CataniaFC piange con grande commozione la scomparsa di #PippoBaudo, figlio illustre della nostra città, che ha sempre amato e onorato.
RENZO ARBORE: “Pippo Baudo è stato un militante di un’impresa importantissima: la grande Rai, quella Rai meravigliosa che abbiamo celebrato l’anno scorso, in occasione dei 70 anni. Aveva una straordinaria passione musicale: quando faceva Sanremo suggeriva arrangiamenti agli artisti, si occupava personalmente delle canzoni. Ci siamo incontrati tante volte: mi viene in mente quando cominciò Domenica in e io avevo appena finito L’altra domenica, ci scambiammo spunti ed idee. L’ultima volta ci siamo sentiti venti giorni fa, con il proposito di vederci come al solito: è stato piuttosto sbrigativo, io e Ugo Porcelli abbiamo capito che non stava bene. Speravamo che per Ferragosto se ne fosse andato a Riccione, nel suo albergo del cuore che lo ospitava spesso d’estate… e invece è arrivata questa notizia terribile”.
CARLO CONTI:”Ciao Pippo, con te si spegne la tv, la tv che hai inventato, che hai fatto con amore e genio, quella tv dove hai creato cantanti e comici. Ti sono grato prima come spettatore e poi immeritatamente come collega. Ciao Maestro”
GERRY SCOTTI: “Un grande, un gigante, un vero numero uno. Tutti gli dobbiamo qualcosa, come telespettatori e come addetti ai lavori. Gli volevo bene e me ne voleva: sono onorato di questo sentimento. In particolare, in un momento di indecisione nei lontani anni ’80, una sua telefonata mi spinse a divenire ciò che sono divenuto: potere della sua voce! Grazie Pippo, l’Italia ti vuole bene”
LA RAI: “Con Pippo Baudo se ne va un pezzo di ‘cuore’ della Tv, se ne va una parte fondamentale della Rai. Eppure, lui è la sua figura resteranno impressi nel patrimonio
culturale dell’Italia”. Così l’Amministratore Delegato Giampaolo Rossi, il Direttore Generale Roberto Sergio e il Cda danno voce al dolore e al cordoglio di tutta l’azienda per la scomparsa di Pippo Baudo.
“In questo momento di lutto, ci accompagna un grande senso di riconoscenza perché con grande leggerezza, intelligenza e impareggiabile carisma e passione ha reso la tv un fenomeno ‘culturale’ nobilitando il termine ‘nazionalpopolare’ e traducendolo in un linguaggio immediatamente comprensibile da chiunque, senza mai cedere alla tentazione della volgarità. È stato un ‘inventore’ di televisione, uno scopritore di talenti, l’uomo del Festival di Sanremo che ha condotto e ‘pensato’ più di chiunque altro, senza dimenticare la ‘sua’ Domenica In e tanti altri programmi da lui firmati che restano nel patrimonio di tutti e che hanno accompagnato la storia stessa della nostra nazione. Da oggi la Rai è un po’ più povera ma ciò che ci hai lasciato resta un’immensa ricchezza”.
FABIO FAZIO: “Pippo apparteneva a tutti: non era un uomo di televisione, ma un pezzo della vita di tutte le famiglie italiane. Stasera non viene semplicemente a mancare un conduttore che ha realizzato dei programmi: Pippo è stato ‘la’ televisione, ha coinciso con la tv per decenni, è stato l’istituzione, il simbolo, colui che ha costruito la grammatica classica della televisione. Il varietà come lo conosciamo oggi, con l’orchestra, gli ospiti, il balletto, lo ha inventato lui. E Sanremo, con le cinque serate, la sigla, la bionda e la bruna… Ora ci sembra tutti scontato, ma non è così. Pippo – aggiunge Fazio – ha strutturato la televisione: anche le generazioni successive, come la mia, che hanno destrutturato, sono partite da lì: c’è stato un rapporto di conseguenza, in questo senso è stato davvero un maestro, quella lingua lì l’ha scritta lui.
Non ho mai lavorato insieme con Baudo ma ho avuto l’onore di averlo ospite al mio Sanremo e poi a Che tempo che fa, ci siamo incrociati tante volte, ci legava un profondo rapporto di affetto. Per lui la televisione era naturale: questa naturalezza mi ha sempre colpito. Parlando di lui veniva facile dire ‘è sempre stato’: ecco, ora il fatto che non sia più è molto strano”
KATIA RICCIARELLI: “Sono sconvolta, per me è molto importante questa cosa, non sono più una bambina, quando ho perso mia mamma mi sono sentita sola, ora con la morte di lui mi sembra proprio… Basta…”
Molto commossa, l’ex moglie di Pippo Baudo, Katia Ricciarelli, lo ha ricordato così parlando a Rainews24, affermando di sentirsi “molto sola” e dicendo che in molti “avrebbero dovuto rispettarlo di più, non aveva attorno a lui le persone giuste, è stato attorniato da persone che volevano tenerlo all’oscuro di tante cose, adesso che è morto invece…”
Baudo “è stato il più grande di tutti – ha aggiunto -. Negli ultimi anni non siamo stati in contatto, ma non è importante, quando ci siamo rivisti all’Arena di Verona ci siamo abbracciati e non c’era bisogno di parlare, era come se ci fossimo incontrati il giorno prima”, perché “anche con un amico non occorre vedersi tutti i giorni. La prova è questa“.