DI ANDREA AGNETTI
In merito al dibattito che si è sviluppato nei giorni scorsi sull’Anfiteatro Romano di Terni mi preme fare alcune proposte.
E’ vero che l’Anfiteatro Romano di Terni spesso risulta trascurato, ma questo a mio avviso succede perché non si valorizza il sito stesso facendolo vivere quotidianamente, sempre, tutto l’anno.
Intorno all’Anfiteatro Romano andrebbe realizzato un “nuovo polo Museale-Culturale” mettendo insieme siti e complessi adiacenti presenti in un Km quadrato di grande importanza storica e di bellezza unica. Fondamentale sarebbe spostare il Museo archeologico Civico presente al complesso del Caos, e inserirlo nelle strutture dell’ex Istituto d’Arte che si trova a fianco del monumento dei caduti. Quel palazzo può ospitare bene un Museo che non sia solo archeologico, ma etno-antropologico e storico della città.
Un piano può essere dedicato alla fase proto-storica con la necropoli delle acciaierie di Terni e quindi valorizzare il brand “Civiltà Umbra” Cultura Villanoviana. Un altro piano potrebbe essere dedicato ad Interamna Nahars, alla “fase romana” della città di Terni, sviluppando altri brand come quello degli “imperatori romani”, Marco Claudio e Annio Floriano, entrambi nativi di Terni. La palestra della scuola può svolgere un eccellente ruolo di sala convegni e/o di esposizioni anche temporanee. A fianco al nuovo Museo civico inserire l’adiacente Anfiteatro Romano, permettendo così al sito archeologico e architettonico di restare sempre aperto, frequentabile e connesso alla visita del museo civico. Ancora il polo museale e culturale può e deve entrare in sinergia con il meraviglioso Duomo di Terni, troppo spesso sottovalutato, la possibile visita al caratteristico campanile della Cattedrale. Ancora sempre adiacente a questi siti c’è il Museo Diocesano, anche esso può far parte di questo nuovo complesso. Infine abbiamo il Parco Comunale della Passeggiata che può svolgere un ruolo di prestigio per accoglienza e riposo, ristoro, ricreativo per i turisti. La Chiesa del Carmine infine ottimo spazio per convegni e iniziative multimediali di tipo turistico e attrattivo. Insomma in un km quadrato ci sarebbero 5 siti di eccellenza, un km quadrato che non è mai stato valorizzato e messo a sistema per le sue immense potenzialità. Il nuovo polo Museale-Culturale sarebbe la chiave di volta di un sistema turismo ternano, un vero e proprio magnete attrattivo dei turisti dalla Cascata, da Carsulae e comprensorio che risolverebbe l’annoso problema del mancato spostamento di molti visitatori in centro città. Questa mia proposta la consegno all’amministrazione comunale e alle forze politiche tutte, sperando, anche in vista dei fondi Europei di ricostruzione post Covid-19, che possa svilupparsi un fecondo progetto di medio termine, di riqualificazione e sviluppo economico sociale umanistico in città. Una grande opportunità da non gettare alle ortiche.
L’AUTORE ANDREA AGNETTI E’ ANTROPOLOGO CULTURALE , LAVORA PRESSO L’AREA ARCHEOLOGICA DI CARSULAE