La mostra “Angelo Capati. Sogni e inquietudini di un surrealista, tra memoria privata e collettiva” curata da Alessandro Capati, Franco Profili e Beatrice Rosella sarà inaugurata venerdì 20 giugno, alle ore 18, al Castello di Alviano.
Ad organizzare l’esposizione che resterà aperta fino alla fine di agosto Cau, il Cantiere di Arti Urbane Terni Festival Diffuso a cura delle associazioni Tempus Vitae e ArteM.
“Lavoriamo nella programmazione degli eventi proposti in diverse città, restando sempre aperti anche ad ospitare quanto i territori e i loro abitanti esprimono in modi e con scelte diverse dalle nostre. In tempi difficili come questi – spiegano dalle due associazioni – diviene prioritaria la capacità di fare rete e di coltivare luoghi, pensieri e fatti insieme a chi quei luoghi vive. A proposito di memoria la sezione storica che dedichiamo agli artisti della seconda metà del novecento conta in pochi mesi di lavoro il nostro omaggio ad Agapito Miniucchi e a Gian Piero Mercuri. Angelo Capati ha vissuto gli stessi decenni dei due ma è artista dalla storia diversa e ancora più diversi sono i modi che lo hanno portato tra le nostre braccia. A vent’anni dalla scomparsa la famiglia gli dedica una personale che per la prima volta raccoglie la parte significativa di un lavorare l’arte che l’uomo ha sempre dedicato a sé stesso e ai suoi cari senza le ambizioni e i riconoscimenti che segnano, non sempre in positivo, la vita di chi fa arte. Questa mostra apre nuovi scenari di conoscenza e segna nuove e preziose collaborazioni, umane ed artistiche”.