S’inaugura martedì 16 agosto il festival OperaInCanto 2022, dedicato in particolare ad Erik Satie, musicista sempre fuori dalle righe, che preferiva fare la fame e suonare nei cabaret piuttosto che assoggettarsi al gusto della buona società del tempo.
Ma il panorama del festival si estende a tutta la scuola musicale francese del primo Novecento e anche ai poeti che l’hanno ispirata, in particolare Mallarmé, Apollinaire e Cocteau.
In definitiva la protagonista del festival è la Parigi dei primi decenni del Novecento, quando la ville lumière era l’indiscussa capitale mondiale dell’arte.
Il primo concerto, il 16 agosto alle ore 21 nel Chiostro di San Francesco ad Amelia, è intitolato Ouverture: Cocteau, Le Coq e l’Arlequin, in riferimento al rivoluzionario pamphlet di Jean Cocteau che indicò la strada ai giovani musicisti francesi del primo dopoguerra: Pier Giuseppe Arcangeli ne legge alcuni brani, con il commento di musiche di Satie, Debussy e Poulenc ma anche di più recenti musicisti italiani, quali Rota, Piovani, Bacalov, Morricone e lo stesso Arcangeli (il suo brano sarà in prima esecuzione assoluta), eseguite dall’Accademia Brass Ensemble.
Nella stessa sede alle 22.15, sarà proiettato Entr’acte, il rivoluzionario cortometraggio del 1924 con la regia di René Clair, le musiche di Erik Satie e la partecipazione di Satie stesso, Marcel Duchamp, Man Ray, Darius Milhaud, Francis Picabia e altri protagonisti dell’avanguardia artistica di quegli anni, qui eccezionalmente in veste di attori: è considerato il manifesto del dadaismo e una delle opere più rappresentative dell’arte di quel periodo.
A seguire cinque cortometraggi (tra cui il famosissimo viaggio sulla luna) di uno dei padri del cinema, Georges Méliès, con l’accompagnamento musicale dal vivo della pianista Silvia Paparelli, secondo la prassi delle prime proiezioni cinematografiche.
Il giorno dopo si replica con gli stessi orari al Chiostro di Santa Cecilia di Collescipoli. Prima l’Accademia Brass Quintet suonerà le stesse musiche del concerto inaugurale e poi si proseguirà con le pellicole cinematografiche di Clair e Méliès, sempre accompagnate al piano da Silvia Paparelli.
Il 18 agosto si torna al chiostro di Amelia per ascoltare un nuovo programma, che vede il Ludovico Fulci Trio rivisitare in chiave jazz sia musiche di Satie, Debussy e Ravel che celebri chansons francesi dell’epoca, insieme a composizioni originali dello stesso Fulci.