Una politica del personale altalenante all’Alcantara di Narni, che sta mettendo in angoscia una parte di personale, quello con meno diritti, quello a tempo determinato. E così in questi giorni, la direzione ha proceduto ad alcune assunzioni mentre in contemporanea ben cinquantuno lavoratori assunti a tempo determinato sono pronti a svuotare i propri armadietti. E’ il frutto malato della crisi ma anche dei tanti contratti a tempo determinato che non hanno favorito una stabilizzazione e che sembrano essere alla base della società. Nello specifico in questi giorni, ben quattordici unità sono state assunte, sempre a tempo determinato, nei reparti di maggiore sofferenza e dove la richiesta è maggiore. Ovviamente è personale non qualificato, che dovrà addestrarsi man mano e che potrebbe sostituire i cinquantuno che sono sul piedi di partenza, che invece hanno anche quattro anni di anzianità in fabbrica. Comunque sia, sindacati e direzione, si sono incontrati per stabilire il da farsi; i primi hanno significato le difficoltà della trattativa con l’Alcantara, che ha esposto le storture del mercato, incerto e altalenante. Alla fine è stato concordato che dei contratti in scadenza, solo sei saranno trasformati a tempo indeterminato mentre altri nove ancora una anno di tempo determinato. Alla scadenza, che è alla fine del mese per gli altri si prospetta il licenziamento.
Va ricordato in verità che l’Alcantara non si dimentica (quasi) mai dei lavoratori che escono dalla fabbrica in quanto un’altra cinquantina che era uscita un anno fa, è stata richiamata, chi dopo quattro mesi, chi dopo otto e chi dopo undici mantenendo comunque sempre uno stato di precarietà del posto di lavoro.