Anche a Terni si raccolgono le firme per il Referendum sull’eutanasia legale: il venerdì dalle ore 16,30 alla ore 18,30 in Largo Villa Glori e il sabato dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16,30 alle ore 18,30 anche in Piazza della Repubblica, oltre in Largo Villa Glori.
Si può firmare anche presso lo Sportello del cittadino del Comune di Terni, ingresso in via Roma 36, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore12.
LE RAGIONI DEL REFERENDUM
Molte persone gravemente malate oggi non sono libere di scegliere fino a che punto vivere la loro condizione. Non hanno diritto all’aiuto medico alla morte volontaria, al suicidio assistito o ad accedere all’eutanasia come è invece possibile in Svizzera, Belgio, Olanda, Spagna, Canada, molti Stati degli Stati Uniti e sempre più Paesi nel mondo.
Perché nonostante una proposta di legge di iniziativa popolare depositata nel 2013 e due richiami della Corte costituzionale, il Parlamento in tutti questi anni non è mai riuscito a discutere di eutanasia legale.
Ecco perché, a fianco delle persone che non possono aspettare i tempi della politica e della giustizia, si è deciso di dare la parola ai cittadini con un referendum.
Il quesito referendario si pone l’obiettivo di introdurre l’eutanasia legale tramite l’abrogazione parziale dell’art. 579 codice penale che punisce l’omicidio del consenziente.
Tecnicamente il quesito lascia intatte le tutele per le persone vulnerabili, i minori di 18 anni, le persone che non sono in grado di intendere e volere, quelle il cui consenso è stato estorto, e potrà introdurre nel nostro Paese il diritto all’aiuto medico alla morte volontaria.
In questo modo si possono abbattere le discriminazioni oggi esistenti, consentendo la possibilità di scegliere un fine vita consapevole, controllato e sereno, anche alle persone malate che necessitano di un aiuto esterno per porre fine alle proprie sofferenze.
“Noi vogliamo che ciascuno decida per la sua vita e come porvi termine – afferma Alessandro Gentiletti consigliere comunale di Senso Civico che affianca l’associazione Luca Coscioni , promotrice del Referendum, nella raccolta delle firme – non vogliamo imporre l’eutanasia a chi non vuole usufruirne bensì vogliamo garantire a tutti gli altri di poterlo fare quando sarà il momento, noi siamo per la libertà di tutti, altri vorrebbero decidere per noi, cerchiamo di impedirglielo.”
Occorrono 500 mila firme , c’è tempo per raccoglierle fino al 30 settembre.