E’ senza dubbio Alessio, ora, il più forte fiorettista al mondo e lo ha dimostrato ancora una volta a Parigi che già lo aveva visto vincere nella gara dello scorso anno. Tenace, dotato di una tecnica invidiabile, umile e mai presuntuoso. Le due medaglie d’oro ai mondiali dello scorso anno, la vittoria finale nella Coppa del Mondo, non lo hanno assolutamente cambiato. E’ rimasto l’Alessio di sempre: il ragazzo che quando c’è da ridere, da scherzare e da fare qualche ragazzata ci sta, eccome, ma quando si avvicina la gara, quando c’è da prepararla allora, Alessio, si trasforma e pensa assolutamente a difendere i colori della nazionale azzurra, il prestigio dell’Aeronautica Militare per cui gareggia e a dare lustro a quel suo Circolo della Scherma di Terni che lo ha visto crescere, che lo ha sostenuto credendo in lui senza mai, però, pressarlo o stressarlo. Perché non ce n’era e non ce n’è bisogno, tuttora, di farlo perché Alessio è consapevole delle responsabilità che gravano su di lui. Una vittoria, quella di Parigi che dimostra come sia grande anche il suo carattere: nei mesi passati Alessio ha affrontato con coraggio l’immenso e profondo dolore per la morte di papà Franco che lo ha seguito sempre con discrezione restando dietro le quinte ma orgoglioso della crescita sportiva del ragazzo.
E oggi pomeriggio Alessio, a Parigi, nei momenti più importanti della gara ha rivolto spesso il suo sguardo al cielo come a ringraziare quell’angelo custode che dall’alto lo stava guidando. Terni e i ternani non possono che andare fieri di questo ragazzo, già due volte campione del mondo ma che continua con il suo atteggiamento, con il suo comportamento e con le sue vittorie a veicolare un’ immagine strepitosa della sua e nostra città. E con lui Terni e i ternani devono essere fieri del suo maestro, Filippo Romagnoli, anche a Parigi in pedana al fianco di Alessio con i suoi preziosi consigli.
E’ proprio il caso di dire, grazie Alessio!!