Cosa unisce Amelia e l’Irlanda? Risponde Patricia Brennan dell’associazione “In Connection” che, insieme all’Università della Terza Età, organizza il Festival Irlandese: “Il Festival presenterà alcuni aspetti di un paese europeo per certi versi simile alla nostra regione. Due isole verdi, una nel mare l’altra nella penisola, con una forte persistenza delle tradizioni, percorsi alla scoperta di scenari da film, pietre che narrano storie antiche ed una diffusa presenza di castelli e siti monastici. Il Festival – ha spiegato Brennan – permetterà di avvicinarsi ad alcuni temi della cultura e delle tradizioni di un paese così affascinante grazie alla partecipazione di personalità di rilievo nazionale e internazionale”.
Dal 30 agosto al 9 settembre, quindi, Amelia ospiterà conferenze, mostre, concerti, cene, degustazioni e visite. Nella giornata inaugurale si apriranno tre mostre fotografiche: al Museo Archeologico “Omaggio all’Irlanda”, collettiva di Naoise Kelly, Lucrezia Testa Jannilli e Pasquale Comegna; a Il Granaio “Obiettivo Irlanda” di Pietro Trippodo e Marina Verza; al Bar Russo “Irish Skies, Irish People” di Roberto Pileri.
Venerdì 31 agosto sarà ufficialmente inaugurato il Festival, presso la Pinacoteca del Museo Archeologico, con Andrew O’Connor già Capo Conservatore della National Gallery di Dublino che terrà la conferenza “Caravaggio Mattei ritrovato” svelando i segreti del ritrovamento e del restauro di un’opera del Caravaggio ritrovata in un convento dei Gesuiti a Dublino. Una occasione per ricordare anche che il Caravaggio, nella sua vita erratica ed avventurosa, fu ospitato dalla famiglia Petrignani di Amelia.
La cena inaugurale, su prenotazione, con concerto di Shahnaz Mosam, suonatrice di arpa celtica – il clarsach – che si ispira alla tradizione dei bardi e dei trovatori, sarà all’interno del palazzo di Angelo Geraldini, famiglia legata ai Fitzgerald.
Sabato 1 settembre ci sarà dapprima la possibilità di effettuare un itinerario di visita della città fra archeologia e dimore storiche, quindi nella Sala dello Zodiaco di Palazzo Petrignani due professori italiani, Edoardo D’Angelo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e Massimiliano Bassetta dell’Università di Verona, parleranno rispettivamente de “L’Irlanda e il suo popolo” e “I monaci irlandesi”. A seguire, nella stessa sala, il compositore irlandese Frank Corcoran, docente ad Amburgo, terrà una lezione-concerto sul tema “Sean agus nua – Il vecchio e il nuovo – Un compositore irlandese si reinventa”.
Domenica 2 settembre presso la Pinacoteca del Museo Archeologico, alle 17.30, due conferenze di grande rilievo: Antonio Bibbò della Manchester University, parlerà di “L’Irlanda degli Italiani. Letteratura irlandese e immagini dell’isola di smeraldo tra la prima e la seconda guerra mondiale” mentre Enrico Terrinoni dell’Università per Stranieri di Perugia affronterà il tema “Bruno, Joyce e Einstein. Tutti i mondi nell’universo infinito”. La Condotta SlowFood Terre dell’Umbria Meridionale, con la partecipazione di due esperti, gestirà una degustazione guidata di formaggio, Coolea, Gubeen, e birra irlandese alle ore 20 nella taverna della Locanda del Conte Nitto e alle 21.30 il gruppo The Shire eseguirà un repertorio di musiche tradizionali irlandesi nel Chiostro Boccarini.
Giovedì 6 settembre l’Unitre di Amelia organizza una gita alla scoperta di “Pezzi..e pizzi d’Irlanda” da Orvieto, con il pozzo di San Patrizio, a Tuoro sul Trasimeno e Isola Maggiore, dove viene mantenuta la lavorazione del pizzo d’Irlanda introdotta agli inizi del secolo scorso dalla Marchesa Guglielmi per dare lavoro alle figlie dei pescatori. Il festival sarà concluso da una rassegna cinematografica organizzata in tre appuntamenti dall’Associazione “Oltre il Visibile”, in collaborazione con “IrishFilmFesta” e la partecipazione di John Mc Phillips, compositore di musiche da film e da qualche tempo residente ad Amelia.