E’ passato un anno dall’ultimo incontri inter-istituzionale di Amelia sulle sorti e il futuro del RIO GRANDE.
Un anno passato inutilmente. Non è accaduto nulla.
“La stagione estiva – scrive Italia Nostra di Amelia – ha inesorabilmente fatto evaporare la poca acqua stagnante e messo a nudo la distesa di fango crepato che ormai ha preso il posto della riserva di acqua che un tempo consentiva ai pescatori e alla popolazione di trovare svago e divertimento lungo le sponde di un lago.Da quanto ci risulta, sussiste un finanziamento per interventi sulla Para Vecchia, basato su un progetto presentato dall’Amministrazione Comunale alla Regione Umbria. Nell’attesa di risolvere la situazione del bacino principale, era stato intanto suggerito di intervenire per ripristinare un minimo di funzionalità idraulica al corso del torrente a monte e mettere in sicurezza la Para Vecchia.” Ma non è stato fatto nulla.
Proprio in queste ore Italia Nostra ha ricevuto una risposta dalla regione Umbria in base alla quale sostiene che “c’erano delle risorse finanziarie destinate ad interventi sul Rio Grande e queste risorse, per dissensi fra le Amministrazioni a vario titolo preposte alla tutela delle dighe storiche, Regione e Comune, sono andate perdute. Non verrà realizzato nessuno dei possibili interventi di manutenzione che quelle risorse pur limitate avrebbero comunque consentito: le somme prenderanno altre strade e nulla arresterà il progressivo degrado e deterioramento sia del manufatto in sé, che degli alvei.”
Dalla risposta della Regione si apprende (come potete leggere qui sotto) che c’era un finanziamento deliberato di 100 mila euro , che è stato revocato.
“È necessario – aggiunge Italia Nostra – che le Amministrazioni coinvolte diano conto all’opinione pubblica di questa impasse e trovino rapidamente soluzioni praticabili, prima che danni irreparabili si producano sul sistema delle briglie, esempio mirabile di archeologia idraulica di cui il territorio amerino è fiero e per cui sta combattendo da anni una battaglia contro il disinteresse della Pubblica Amministrazione per una corretta conservazione dei beni storici e ambientali”.
LA RISPOSTA DELLA REGIONE UMBRIA A ITALIA NOSTRA AMELIA
Con riferimento alla nota in data 15/07/2019 si comunica che:
– con DD n. 7515 del 16/10/2015 è stato preso atto del progetto definitivo
trasmesso dal Comune di Amelia con nota in data 16/02/2015, prot. n. 2033; e
concesso in via definitiva il contributo di € 100.000,00 per la realizzazione
dell’intervento “Recupero officiosità idraulica Rio Grande – 2° Stralcio”;
– i lavori di progetto finanziato non sono stati attuati;
– il Comune di Amelia, con nota in data 29/06/2017 prot. N. 8854 acquisita al
protocollo regionale con numero 143772 del 30/06/2017, ha comunicato che,
tenuto conto delle risorse finanziarie effettivamente disponibili e delle
considerazioni e deduzioni effettuate a livello tecnico, riteneva opportuno, in
sintonia con quanto realizzato e progettato, allo scopo prioritario di giungere al
recupero dell’invaso del Rio Grande, nel rispetto delle peculiarità ambientali
che lo caratterizzano e in considerazione delle problematiche idrauliche da
salvaguardare in riferimento agli effetti negativi generati dalle inondazioni
avvenute nel territorio compreso nel bacino, demandare ad un progetto più
ampio e definitivo il dewatering, e procedere, invece, immediatamente con
interventi volti a diminuire l’afflusso di sedimenti provenienti dai rami posti a
monte dell’invaso. Con la stessa nota ha pertanto trasmesso un
aggiornamento del progetto esecutivo approvato con D.G.M. n. 108/2017;
– il Servizio Risorse idriche e rischio idraulico con nota n. 152473 del
12/07/2017, con riferimento alla nota in data 29/06/2017 prot. N. 8854 ed alla
nota integrativa in data 06/07/2017 prot. N. 9267, ha comunicato che il
progetto esecutivo aggiornato, così come proposto, non poteva essere
ammesso a contributo. Infatti così come ampliamente discusso e concordato
negli incontri con il Servizio, gli interventi avrebbero dovuto prevedere la
manutenzione straordinaria della prima diga, sia in termini vegetativi che
restaurativi della facciata di valle, compatibilmente con le risorse disponibili e le
direttive comunitarie per le zone SIC;
– il Comune di Amelia, con nota in data 18/08/2017 prot. N. 11169 acquisita al
protocollo regionale con numero 175725 del 21/08/2017 a riscontro della nota n.
152473 del 12/07/2017, effettuate le opportune analisi e considerazioni, ha
ribadito la congruenza del progetto aggiornato presentato in data 06/07/2017
(prot. n. 9267) con le finalità della DGR n. 962 del 28/07/2014 con la quale si
approvava il Secondo Piano di Intervento “Erosione spondale/officiosità
idraulica”, che integra il Piano di intervento di cui alle OPCM 3609/2007, OCDPC
64/2007, OCDPC 2/2008 e OCDPC 89/20013; in quanto il progetto proponeva
un intervento di manutenzione sui tratti a monte dell’invaso (fosso di Macchie e
Rio Grande a monte della Para) necessaria al mantenimento dell’officiosità
idraulica e comprendente l’eliminazione degli accumuli di materiale portato dalle
alluvionali che si sono succedute negli anni e il taglio e triturazione della bassa
vegetazione cresciuta sulle sponde. Inoltre era previsto anche l’avvio di uno
studio puntuale sui corpi diga presenti nel bacino del Rio Grande (con eventuale
eliminazione delle essenze arboree che limiterebbero i rilievi cosi come
suggerito nella nota regionale). Il Comune ha comunicato inoltre che seppur
auspicabile un intervento di manutenzione straordinaria della prima soglia, allo
stato attuale, riteneva prioritario intervenire sul recupero spondale dei corsi
d’acqua, anche in considerazione dei fondi e delle finalità del finanziamento.
Inoltre un eventuale intervento di manutenzione straordinaria, in relazione al
valore storico della briglia di epoca Romana, non sarebbe fattibile senza una
approfondita analisi storico – archeologica sotto la guida della Soprintendenza ai
Beni Culturali;
– il Servizio Risorse idriche e rischio idraulico con nota n. 17879 del 24/08/2017 ha
tra l’altro ricordato al Comune di Amelia che su specifica richiesta dello stesso,
sono stati fatti due incontri al fine di individuare la tipologia dell’intervento che
non ha trovato seguito negli atti progettuali proposti. Ciò posto ha comunicato
che, stante il tempo trascorso, il progetto sarebbe stato valutato da questo
Servizio ai fini del mantenimento del contributo ed in qualità di autorità idraulica
competente, solo ad accertata possibilità di concedere la proroga richiesta e
della trasmissione degli atti autorizzativi del progetto (risultanze conferenza
servizi o dichiarazione attestante l’acquisizione di tutti i pareri favorevoli
necessari) nonché dell’invio di un cronoprogramma finanziario aggiornato della
spesa da realizzare che dovrà essere liquidata;
– il Servizio Risorse idriche e rischio idraulico con nota n. 222506 del 20/10/2017
facendo seguito alla nota n. 177879 del 24/08/2017, per la conclusiva definizione
dell’intervento, ha assegnato il termine definitivo di 30 giorni, per la trasmissione,
degli atti autorizzativi del progetto (risultanze conferenza servizi o dichiarazione
attestante l’acquisizione di tutti i pareri favorevoli necessari) e l’invio di un
cronoprogramma finanziario aggiornato della spesa da realizzare pena la revoca
del contributo assegnato senza ulteriore preavviso.
Ad oggi, stante il tempo trascorso ed i mancati adempimenti da parte del
Comune di Amelia, questo Servizio ha avviato le procedure per la revoca del
contributo concesso