Di Chiara Furiani
Altro che aiuole modellate da un novello Edward Mani di Forbice.
È allo staff di Baravai e Anfiteatro che Terni dovrebbe fare un monumento.
Finalmente si è vista un’estate di eventi come si deve, a parziale compensazione del fatto che in inverno una città senza un vero teatro non può aspirare a ospitare chissà cosa.
E ancora non è finita.
Domani sera arriva Luca Ward.
Il mitico attore e doppiatore – sua la voce del “gladiatore” Russell Crowe ad esempio, quindi all’anfiteatro si sentirà a casa propria – sarà protagonista di un one man show dal titolo “Il talento di essere tutti e nessuno”.
Poi seguirà un weekend all’insegna della ternanita’ creativa in collaborazione con la pagina Facebook “Average Ternano Guy”.
Tra 1 e 2 settembre si alterneranno sul palco esterno, quindi ad ingresso gratuito, talk e musica con la conca come minimo comun denominatore.
Si riprende poi il 5 e il 6 settembre con due serate di grande musica, questa volta all’interno e a pagamento.
Si comincia con i “Carmina Burana” di Carl Orff e si prosegue la sera successiva con un tributo a “The dark side of the moon” dei Pink Floyd.
Il 7 settembre poi arriva “El Bosque” live set elettronico e performance dell’artista visuale e regista Desiderio, ingresso gratuito.
Tutto ciò a conclusione di una quattro giorni di musica che ha visto grandi nomi sul palco dell’anfiteatro.
Con un ampio ventaglio di artisti, tra Alan Sorrenti e Mara Sattei, a lasciare veramente il segno sono stati i Marlene Kuntz.
Il frontman Cristiano Godano giganteggia ieratico, crepuscolare e ispirato come una torre di Anselm Kiefer e tiene il palco come nessuno.
Tra brani del nuovo album “Karma Klima” – ispirato al tema del cambiamento climatico – e vecchi successi – immancabile il brano cult “Nuotando nell’aria” – la band cuneese non ha perso un’oncia di smalto, graffia ancora e colpisce nel profondo come agli inizi.