“Noi casa non la lasciamo”. La signora Margherita Contessa è una delle resistenti, una tra coloro che hanno gentilmente rifiutato l’invito della Protezione Civile a lasciare la propria abitazione situata in strada Fontana della Mandorla. In linea d’aria a pochi decine di metri dal costone che è fumante, di un colore bianco , vergato da lingue di fuoco rosso acceso. la montagna è avvolta dal fumo che quasi non si vede. A questa distanza si sente lo scoppio degli alberi divorati dalle fiamme.
“Questa notte un vicino di casa ci ha svegliati, erano le 3: apri la finestra, guarda la montagna, ci dice, una immagine spettrale il fuoco a ridosso della casa, fiamme altissime come palazzi, non sapevamo cosa fare, la Protezione Civile ci ha suonato e ci ha detto, fuggite, fuggite; io avevo la nipotina di una anno che dormiva, l’ho svegliata , ho chiamato i figli, sono venuti a prenderla poi ci siamo messi un po’ a riparo ma la casa non ci siamo sentiti di abbandonarla, io casa non vorrei lasciarla anche per aprire il cancello ai pompieri, per aprire alla Protezione Civile, per aiutare io con qualche tubo d’acqua, non ho idea, spero che i canadir riescano a debellarlo, l’incendio, speriamo bene”.
Per il momento l’incendio , come dice la signora, non è debellato, nonostante l’incessante andirivieni del canadair e dell’elicottero dei vigili del fuoco ma le case, al momento, non corrono rischi.
Il canadair è arrivato puntuale alle 9 di mattina e un’ora e mezzo dopo è arrivato anche l’elicottero.