“Sono 30 anni che faccio appalti e sono 2 anni che faccio l’assessore, non mi è mai capitato un comportamento come quello tenuto da Confartigianato: Qui parliamo di mancanza i rispetto, di un comportamento isterico da parte di questa associazione a seguito della perdita dell’appalto legato al verde e del successivo ricorso al Tar dopo del quale è giunto questo attacco sconclusionato al comune di Terni”.
A dirlo è stato l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Terni Giovanni Maggi in apertura della conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Spada con al centro il etma degli appalti.
I DATI
“La provincia di Terni, negli ultimi 18 mesi , quasi tutti a guida Pernazza (centrodestra) ha fatto 35 lavori tutti assegnati al massimo ribasso: Per quanto riguarda 15 comuni della provincia sono stati assegnati 22 appalti al massimo ribasso e solo uno all’offerta economica più vantaggiosa – ha ricordato l’assessore Maggi – Per quanto riguarda il comune di Terni, invece, 10 appalti sono stati assegnati all’offerta economica più vantaggiosa e 9 al massimo ribasso. Ma si attacca il comune di Terni mentre tutto tace sul comune di Narni (centrosinistra) che 3 appalti li ha assegnati tutti al massimo ribasso”.
L’assessore ha poi rivelato che sulle 9 gare assegnate all’offerta economica più vantaggiosa solo in due erano presenti ditte locali e tutte e in entrambe hanno perso.
“Abbiamo assistito a un’azione di Confartigianato incomprensibile – ha detto il vice sindaco Riccardo Corridore – la nostra amministrazione è stata sempre disponibile al dialogo con queste associazioni, basti vedere il patto firmato con Confcommercio e non comprendo, quindi, i motivi per cui si è fatta questa presa di posizione e poi lo scontro si è alzato”.
LA NOTA STAMPA DI CONFARTIGIANATO DA CUI TUTTO È SCATURITO
“La nostra amministrazione – ha sottolineato il vice sindaco – agisce secondo le norme, fosse per noi e se le leggi lo consentissero faremmo tutti affidamenti alle ditte locali. Però se il massimo ribasso garantisce lavori eseguiti bene non capisco perché noi dobbiamo spendere di più. Le ditte locali potrebbero tranquillamente uniformarsi a quei prezzi perché hanno costi inferiori rispetto a chi viene da fuori. Quindi, quello che voglio dire – ha affermato ancora Corridore – è che la posizione di Confartigianato è incomprensibile, ingiustificata, ingiustificabile e strumentale ma siccome siamo per la discussione invitiamo Confartigianato a tornare sulle sue posizioni, azzerare le cose e tornare a dialogare”.
A settembre l’amministrazione pensa a un tavolo allargato alla provincia di Terni e ai comuni più grandi Narni, Amelia e Orvieto sul tema degli appalti: “se dessi retta al mio carattere Confartigianato non la inviterei però sono un amministratore e ho l’obbligo e il rispetto di tutto coloro che sono iscritti e rappresentati da Confartigianato, quindi inviteremo anche Confartigianato”.
Abbiamo chiesto al vice sindaco Corridore se Confartigianato resta un interlocutore: “vedremo – ha risposto – ci dobbiamo parlare per forza, noi abbiamo dato dimostrazione di vicinanza alle ditte di Confartigianato con i fatti , ricordo tutti i pregressi di Asm che sono stati liquidati, grazie alla transazione che il sottoscritto ha curato fra Asm, il comune di Terni e Ast, non possono chiederci cose illegali”.