E’ di due morti e 1 ferito gravissimo, il bilancio provvisorio di una sparatoria che è avvenuta questa mattina ad Ardea, nell’area metropolitana di Roma Capitale.
Dalle prime informazioni rimbalzate su Twitter, una persona armata ha cominciato a sparare in strada uccidendo una persona e ferendo in modo molto grave due bambini. Purtroppo, si è appreso successivamente, uno dei due bambini è deceduto.
A sparare, secondo quanto ha dichiarato il sindaco di Ardea, sarebbe stata una persona psicolabile che già in precedenza aveva dato segni di instabilità. Ha 34 anni e si è barricato in un’abitazione.
AGGIORNAMENTO
E’ morto anche il secondo bambino, dunque le vittime di questa mattinata di follia sono 3 e fra loro ci sono 2 fratelli di 5 e 10 anni. Nessun grado di parentela con l’altra vittima.
Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri i due bambini stavano giocando davanti casa. L’altra persona morta , un anziano di 84 anni, stava passando in bicicletta.
Drammatica la testimonianza della nonna dei bambini: “erano vivi, hanno stretto la mano del padre ma i soccorsi sono arrivati troppo tardi, almeno dopo mezz’ora, sono morti che tenevano la mano del papà”.
“Ho ricevuto ora una telefonata che non avrei mai voluto avere, il Direttore Sanitario dell’ Ares 118 mi ha appena comunicato che i medici soccorritori stanno facendo la constatazione di decesso per entrambi i bambini. Il primo a non farcela è stato il più piccolo, poi purtroppo è mancato anche il secondo bambino.
Gli operatori intervenuti sul posto hanno impiegato tutti gli sforzi possibili per salvare le vittime con ripetuti tentativi di rianimazione, ma la situazione è apparsa fin da subito compromessa”. Questa la dichiarazione rilasciata dall’ assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’ Amato.
La sparatoria è avvenuta in via degli astri, ad Ardea nel Consorzio Romito. Il Presidente del Consorzio, Romano Catino ha detto che “”La famiglia dell’ omicida era conosciuta nel quartiere per episodi di molestie e degrado. Più volte sono stati segnalati alle forze dell’ordine. Basti pensare che una persona della nostra vigilanza interna ha il compito di tenere d’ occhio quella villetta”. La villetta in cui l’omicida si è barricato.
“Perché una persona disturbata mentalmente, uscita da 10 giorni dal centro di salute mentale, più volte segnalato dai vicini per averli minacciati con la pistola, era ancora in possesso di quell’ arma? – si domanda Catino – Si pensava che la pistola fosse finta, una scacciacani, quando l’ aveva usata in passato ma la segnalazione attraverso la vigilanza del consorzio era arrivata a carabinieri e polizia locale”.