“Vorrei precisare di non avere mai parlato di esecuzione. La famiglia vuole il massimo rispetto per questo immenso dolore che sta vivendo. I genitori dei bambini non conoscevano l’ omicida e non lo avevano mai visto prima e che non c’ è stata alcune lite come riferito da qualche fonte non
attendibile”. Lo ha precisato a tarda sera il legale che assiste la famiglia dei due bambini uccisi Daniel e David Fusinato, ieri mattina ad Ardea sul litorale romano.
Nella sparatoria , come si sa, è deceduta una terza persona, Salvatore Ranieri di 74 anni (e non 84 come erroneamente è stato scritto durante la giornata di ieri).
L’Azienda regionale all’emergenza sanitaria, Ares118, a sua volta vuole precisare sulle accuse mosse dalla nonna dei due bambini uccisi che i soccorsi sarebbero arrivati tardi, almeno mezz’ora dopo l’accaduto:” “Quanto accaduto ad Ardea ha lasciato tutti sgomenti, tutti i sanitari che si sono adoperati con tempestività e massimo impegno per prestare i primi soccorsi che sono arrivati sul posto in dieci minuti dalla chiamata di soccorso e tentare ripetutamente di salvare le vittime di questa inaspettata tragedia. Questo fatto aggiunge Ares 118 – ci ha profondamente toccati, alle famiglie dei bambini e dell’ anziano esprimiamo le più sentite condoglianze”.
L’autore della folle sparatoria, Andrea Pignani di 35 anni, dopo essersi barricato all’interno della sua abitazione, si è suicidato.
Ardea (Roma) , spari in strada: 3 morti, fra loro 2 fratelli di 5 e 10 anni, Daniel e David. La nonna: soccorsi troppo tardi, sono morti stringendo la mano del papà
Ardea, trovato morto l’uomo che ha ucciso due bambini e un anziano. La pistola era del padre, morto a novembre 2020