La richiesta di area di crisi complessa per i territori di Terni e Narni è stata definita dalla giunta regionale dell’Umbria che, ora, la presenterà al ministero dello Sviluppo Economico che, come si sa, ha un nuovo titolare, Carlo Calenda.
Lo ha annunciato il sindaco e Presidente della provincia di Terni, Leopoldo Di Girolamo, questa sera nel corso del convegno organizzato dal Partito Democratico sui temi del lavoro.
Spetterà ora la ministero decidere se concedere o meno , al nostro territorio, la status di area di crisi complessa.
“E’ un risultato che portiamo a casa – è il commento a caldo di Attilio Romanelli, segretario della CGIL , presente in sala – adesso è capire come il governo si comporterà e come le istituzioni locali saranno in grado di coinvolgere le associazioni datoriali per costruire progetti perché ci potrebbero essere le risorse, ora ci vogliono le idee”.
Se il ministero dello Sviluppo economico riconoscerà all’area di Terni e Narni lo status di area di crisi complessa, ci saranno risorse per le attività innovative per la ricerca, lo sviluppo e l’ambiente ( si pensi alla situazione della conca ternana, per quel che riguarda l’ambiente).
“Il riconoscimento di area di crisi complessa rappresenterebbe il recupero di un ruolo di protagonismo da parte della istituzioni sulle politiche di programmazione e indirizzo industriale, un fatto molto importante – ha aggiunto Romanelli – saranno le istituzioni a gestirla”.
Erano almeno due anni che si parlava della richiesta di area di crisi complessa, apprendere che la regione ha definito l’iter è già una buona notizia. Ora spetta al ministero valutare.