Non dovrebbe aver provocato gravi conseguenze all’ambiente circostante l’incendio sviluppatosi ieri pomeriggio a Terni, presso l’impianto di selezione e trasferenza ASM di Maratta.
E’ quanto attestano i risultati delle prime analisi sulla qualità dell’aria nella zona circostante effettuate subito dopo l’evento.
L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell’Umbria, subito attivata nel pomeriggio di ieri (12 agosto) con proprio personale sul luogo dell’incendio, ha effettuato una serie di misurazioni sui dati relativi alla presenza di sostanze inquinanti nell’atmosfera.
I risultati dei valori misurati tramite la centralina fissa presente a Maratta, che fa parte della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, e dal campionatore mobile Echo Emergency installato subito in prossimità dell’incendio, hanno già fornito alcuni elementi.
Per il Monossido di Carbonio (CO) e per gli Ossidi di Azoto NOx (NO+NO2) non si segnalano scostamenti dai valori medi orari registrati negli altri giorni.
E’ stato invece registrato un lievissimo incremento sulla media oraria nella fascia 17,00 – 18,00, intervallo temporale interessato dall’incendio, per quanto riguarda il valore del biossido di zolfo (SO2), che è passato da circa 4 microgrammi/mc a 10 microgrammi/mc, riscendendo poi già nella fascia oraria 18,00 – 19,00 ai valori orari ordinari. Va considerato comunque che il limite della media oraria per questa sostanza è pari a 350 microgrammi/mc.
Per il PM10 i valori registrati dalle centraline, che sono mediati sulle 24 ore come previsto dalla normativa vigente, risultano pari a 35 microgrammi/mc. In questo caso il valore limite consentito è di 50 microgrammi/mc.