La Tapojarvi già dal mese di dicembre ha messo in vendita il filler recuperato dalle lavorazioni di Ast per farne conglomerato bituminoso al fine di asfaltarci le strade.
Un primo esperimento , con successo, come certificato dalle misurazioni Arpa Umbria, è stato realizzato su un piccolo tratto della Valnerina.
Arpa avvia il campionamento dell’asfalto realizzato in via sperimentale, 10 mesi fa, con le scorie dell’acciaieria. Martedì 15 ottobre a Ferentillo
“Siamo molto soddisfatti dei risultati avuti da queste analisi di Arpa sul tratto fresato della statale Valnerina , risultati che sono importanti perché attestano che il filler recuperato dalle scorie di Arvedi-Ast può essere utilizzato per la realizzazione di manti stradali, in sostituzione del filler naturale”, ha detto l’amministratore di Tapojarvi Italia, Martti Kaikkonen, intervenuto alla conferenza stampa nella sede di Arpa Umbria.
Erano presenti l’assessore allo sviluppo economico della regione, Francesco De Rebotti, l’amministratore delegato di Ast, Dimitri Menecali, l’ex assessore Enrico Melasecche, l’assessore comunale Sergio Cardinali, Massimo Perari, commissario straordinario di Arpa e Caterina Austeri che ha spiegato i risultati del campionamento.
“Abbiamo un importante quantitativo di scorie da gestire – ha detto l’Ad Menecali – e fino ad oggi li abbiamo abbancati in discarica, la possibilità di trasformare questo rifiuto in una risorsa significa diminuire l’impatto ambientale dell’azienda, allungarne la vita, difendere i prodotti e garantirgli un futuro. Il progetto oggi è diventato concreto”.
Di risultato importante ha parlato anche l’assessore allo sviluppo economico della regione Umbria, Francesco De Rebotti: “sul fronte ambientale significa meno conferimenti in discarica” mentre per il mercato “coinvolgeremo tutti i player a cominciare da Anas , sono convinto che si apre una fase importante”.
Inevitabile chiedere a De Rebotti un aggiornamento su Ast: “si apre una fase nuova – ha detto De Rebotti – in cui le istituzioni tutte devono impegnarsi a riportare immediatamente la discussione a Roma. Un tavolo tecnico perché quello che interessa è il piano industriale di Ast, decisivo per Terni e l’Umbria. Nei vari incontri che abbiamo avuto con il governo abbiamo sempre detto che la priorità è Ast, poi il Giubileo, le infrastrutture. Accordo o non accordo – ha ribadito l’assessore – va perseguito il piano industriale dell’azienda”.