I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rieti hanno condotto un’importante operazione rintracciando e arrestando un marocchino ricercato poiché destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per reati in materia di stupefacenti. L’operazione si inserisce nella più complessa attività d’indagine che nel giugno 2020 aveva portato all’arresto di tre soggetti accusati di numerose cessioni di stupefacenti, mentre altri due avevano già fatto perdere le proprie tracce. Oggi uno dei due è stato tratto individuato a Firenze e immediatamente arrestato dai Carabinieri del capoluogo reatino.
Nel corso dell’indagine i Carabinieri erano riusciti a disarticolare il sodalizio criminale che gestiva la “piazza di spaccio” allestita all’interno dell’area boschiva in località Magnalardo del Comune di Rocca Sinibalda. Durante l’attività investigativa, nel complesso furono arrestate cinque persone, tra cui due italiani e sequestrati oltre 200 grammi di eroina, quasi 300 grammi di cocaina e 70 di hashish, numerosi telefoni cellulari, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi, nonché oltre € 5.000 in banconote di vario taglio provento dell’attività illecita.
I sequestri operati dai Carabinieri furono tra i più ingenti operati nel capoluogo sabino, per quantità e varietà di sostanze recuperate: lo stupefacente sequestrato, infatti, una volta immesso sul mercato, avrebbe procurato un profitto di oltre 20.000 euro. Il “volume di affari” stimato, durante il periodo dell’indagine, si attestò su decine di migliaia di euro, di cui in buona parte trasferite all’estero dove sono stati investiti per finanziare l’acquisto e la costruzione di immobili. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Rieti su richiesta della locale Procura della Repubblica che coordinò le indagini, emise cinque provvedimenti cautelari nei confronti di quattro marocchini e di un algerino residente a Rieti. All’epoca due marocchini vennero ristretti in carcere, rispettivamente a Pisa e Terni, mentre l’algerino ai domiciliari nella propria abitazione in Rieti.