DI METEO CENTRO ITALIA
L’autunno 2017 dopo un ingresso in pompa magna, con temperature in diminuzione e una buona dosa di piogge lungo tutto lo stivale, sembra essersi nuovamente arenato tra le grinfie dell’anticiclone azzorriano, con il tempo che si è mantenuto stabile, negli ultimi quindici giorni, su buona parte della penisola (regioni centrali e settentrionali in primis).
L’inizio della stagione autunnale è stato a dir poco scoppiettante dopo i lunghi periodi di caldo estremo e siccità che ci hanno accompagnato nella stagione estiva da poco terminata.
Tuttavia occorre fare chiarezza.
Non vi è dubbio che il mese di settembre abbia portato con se “aria nuova”, con uno sblocco deciso della configurazione climatica del Mediterraneo centrale, ma in modo, potremmo dire, “poco naturale” per il periodo.
L’Italia, ma ancor più in generale l’Europa centrale, sono soggette negli ultimi anni a modificazioni climatiche davvero evidenti.
Il vortice Canadese (flusso di perturbazioni Atlantiche) in questo periodo dell’anno giungeva spesso sulle nostre regioni, apportando grandi quantitativi di precipitazioni diffuse e continue, per giorni e giorni; tutto ciò non accade più, o meglio, accade molto più raramente.
Lo stesso mese di settembre che noi diremmo essere stato fresco e piovoso, in realtà non è stato quasi mai interessato da perturbazioni Atlantiche organizzate, ma esclusivamente da impulsi freddi diretti dal Vortice Scandinavo verso la nostra penisola, i quali a contatto con la superficie marina calda, hanno garantito la formazione di instabilità da contrasto e solo raramente la formazione di un minimo depressionario organizzato sul Tirreno.
Tali configurazioni non sono in grado di garantire lo stesso apporto idrico ai nostri terreni, in quanto molto spesso portano con loro fenomeni violenti ma localizzati e al più, dannosi.
Ci sono inoltre regioni della nostra penisola (es. Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria ..) che stanno tutt’ora vivendo prolungati periodi di siccità, con terreni secchi e letti dei fiumi totalmente prosciugati.
La situazione al momento non ne vuole saperne di sbloccarsi, l’anticiclone azzorriano è tutt’ora eccessivamente sbilanciato verso est (riparando dal maltempo le regioni del nord ovest e la Sardegna), permettendo così, nelle prossime ore, l’ennesimo ingresso di aria molto fredda, per il periodo, dai quadranti nord orientali che, tra la giornata di oggi e quella di sabato, causerà la formazione di instabilità lungo le regioni Adriatiche e nelle zone interne del centro.
Le temperature subiranno una brusca diminuzione, portandosi nettamente al di sotto dei valori medi stagionali, con la neve che potrebbe tornare a fare la sua comparsa sulle cime appenniniche.
Le condizioni meteorologiche tenderanno a migliorare sulle regioni centrali già dal pomeriggio di sabato e le temperature ad aumentare dalla giornata di domenica.
Successivamente le attuali proiezioni dei principali modelli previsionali evidenziano un probabile periodo di stabilità meteorologica, con le temperature che si manterranno nella media del periodo o leggermente al di sotto di essa.
Entrando nel dettaglio ecco le previsioni meteorologiche per la città di Terni.
Venerdì 6 ottobre
Sole alternato a nubi per l’intera giornata su tutto il territorio provinciale, con la possibilità di piovaschi. Dalla sera si assisterà a un lieve peggioramento del tempo, associato alla formazione di rovesci isolati.
Le temperature subiranno una brusca diminuzione dalla sera, anche grazie alla ventilazione che ruoterà dai quadranti nord orientali.
Sabato 7
Tempo in generale miglioramento su tutta il territorio provinciale, con il cielo che si presenterà per lo più poco nuvoloso.
Le temperature si manterranno al di sotto della media.
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