Ancora in calo gli ascolti de “Il nome della rosa”. La fiction scivola sotto i 4 milioni di spettatori anche se riesce lo stesso a vincere la serata distanziando il competitor di 1 milione di spettatori. C’è però qualcosa che non funziona nel meccanismo narrativo se nel passaggio tra la prima e la terza puntata sono venuti a mancare 2,7 milioni di spettatori. Forse la lentezza del racconto, la lunghezza dei dialoghi. Condensati in un film sarebbero risultati meno ostici. D’altra parte lo sforzo produttivo è stato immenso: ce ne rendiamo conto dall’importanza del cast, dalla qualità delle scene, dallo sfarzo di certi costumi, dalla fotografia che ci rende un paesaggio meraviglioso.
Comunque nell’abbazia è stato commesso un altro delitto. Severino, l’erborista, è stato ucciso all’interno del suo laboratorio mentre era in corso la disputa teologica, finita a pugni, sulla povertà della chiesa reclamata dai francescani. Francescani bollati come eretici da Papa Giovanni che chiedono alla chiesa di Roma di liberarsi delle sue proprietà: terreni, gioielli, edifici, denaro. Intanto il monaco novizio Adso è sempre più confuso dopo avere consumato un rapporto carnale con la ragazza dai capelli rossi, l’occitana e confessa il fatto a frate Guglielmo da Baskerville. L’occitana, successivamente resta impigliata in una trappola e fatta prigioniera dall’abominevole Salvatore (Stefano Fresi) , innamorato di lei.
La frase cult della puntata:”il vero valore dell’uomo non sta nell’essere virtuoso ma nella lotta per trasformare in virtù la cattiveria che ha dentro.” Lunedì l’epilogo.
All’isola dei famosi mandano a casa Paolo Brosio. Luca Vismara si salva dall’ennesimo televoto. Secondo me è tutto studiato a tavolino: non si capisce perché lo mandano sempre in nomination e poi puntualmente finisce che si salva. E, infatti, non ha fatto in tempo a gioire per lo scampato pericolo che lo hanno rimandato di nuovo al televoto, questa volta contro Marina La Rosa. La prossima settimana sarà la semifinale, l’ultima in Honduras.
Da segnalare l’assoluta mancanza di rispetto per il telespettatore, tutto per gonfiare lo share. Si fa iniziare il programma tardissimo per farlo finire in piena notte e far aumentare lo share. Risultato? “L’isola” è partita alle 21,43. Se è per questo, comunque, Celentano fece di peggio. Ma è un andazzo deplorevole e da censurare.
L’AUDITEL DI LUNEDI’
1) Fiction, “Il nome della rosa”, Rai1: 3.894.000 spettatori (share 16,70%) .. “I soliti ignoti” sono stati visti da 5.088.000 spettatori (share 19,22%)
2) Reality, “L’isola dei famosi”, Canale5: 2.827.000 spettatori (share 17,34%) .. “Striscia la notizia” è stata vista da 5.246.000 spettatori (share 19,75%)
3) Show, “Made in Sud”, Rai2: 2.030.000 spettatori (share 9,92%)
4) Attualità, “Report”, Rai3: 1,644.000 spettatori (share 6,88%)
5) Film, “John Week 2”, Italia1: 1.379.000 spettatori (share 6,53%)
6) Serie Tv, “Grey’s Anatomy – Stagione 14”, La7: 797.000 spettatori (primo episodio, share 3,04%) , 824.000 spettatori (secondo episodio, share 3,66%)
7) Talk show, “Quarta Repubblica”, Rete4: 685.000 spettatori (share 3,59%)
8) Film, “007 – Skyfall”, Tv8: 565.000 spettatori (share 2,80%)
9) Cooking show, “Cucine da incubo 7”, Canale Nove: 560.000 spettatori (share 2,20%)
10) Film, “IL rapporto Pelican”, Mediaset IRIS: 372.000 spettatori (share 1,70%)