Pio e Amedeo sono scivolati su una gag che, se nelle intenzioni poteva avere anche un minimo di senso, nella pratica si è rivelata un condensato di banalità e luoghi comuni, oltretutto di pessimo gusto. Ora, indubbiamente si può scherzare su tutto, però ci vorrebbe un minimo di sensibilità nel sostenere certe battaglie e non nel demolirle a colpi di battute che nemmeno hanno fatto ridere. Come si fa, purtroppo, ancora nel 2021 a deridere temi come la discriminazione sulla base del colore della pelle, delle tendenze sessuali e anche l’appartenenza alla comunità ebraica? Notizie quotidiane ci confermano che è pericolosissimo scherzare con il fuoco. Si fa una grande fatica a cercare di far capire che siamo tutti uguali a prescindere e poi arriva Amedeo e, bello bello, ci spiega che non è il termine con cui ti identificano che fa la differenza ma la cattiveria con il quale viene proferito e dice che questo politicamente corretto “ha rotto il cazzo” per cui lui dice negro e si giustifica dicendo: “non basta togliere una g per lavare la coscienza dei cretini , bisogna combattere i cretini con le loro stesse armi, vi dicono negro, voi ridetegli in faccia, non è l’uso della parola il problema, ma l’intenzione”. Il pubblico applaude, Pio che recita il ruolo di quello buono, tira un sospiro di sollievo. Non si è fatto mancare, Amedeo, una battuta sessista sulle donne che preferirebbero i “negri” per via delle dimensioni dell’uccello. Salvo poi Pio sprofondare nell’ovvietà dicendo che “dietro ogni grande uomo c’è una grande donna”. Amedeo insiste che bisogna combattere i luoghi comuni ma i primi a tirarli fuori sono proprio loro.
“Dobbiamo poter scherzare su tutto – ribadisce Amedeo – anche sugli ebrei, sull’avarizia degli ebrei, scherziamoci. Non possiamo più permetterci di dire a uno che non vuole pagare al ristorante, sei proprio un ebreo. Ai genovesi però glielo puoi dire, cos’è questo razzismo nei confronti dei genovesi?”
“Non si può più dire la parola ricchione, devi dire per forza gay, c’ho detto? ci stanno educando che la lingua è più importante della mente. questo è sbagliato , è sempre la cattiveria e l’intenzione il problema e mi rivolgo a tutti i ricchioni in sala e a casa, se vi chiamano ricchioni, froci, ridetegli in faccia voi”. Applausi convinti del pubblico in sala. “L’ignorante e lo stolto non saprà cosa fare perché è la cattiveria il male e non risiede nelle parole e nella testa”. “Questo applauso – dice Pio – lo voglio dedicare a tutta la comunità gay nel mondo, noi siamo gay friendly, abbiamo tanti amici gay ai quali voglio un mondo di bene, ci vediamo a giugno al gay pride”. Amedeo insiste sull’argomento: “ma chi? io non ci vado, nel 2021 a che serve più ‘sto gay pride, per ostentare che…perché ‘sto corteo di gente che preferisce un sesso ma a me, che sono eterosessuale, mi avete mai visto in un corteo a gridare ‘evviva la fica’, mai”. Ma siamo in Italia certe cose non si possono dire. E invece le hanno dette, un ammasso di banalità che nemmeno al bar sport (con tutto il rispetto per il bar sport) e qualche danno fra i 4 milioni di spettatori che li stavano vedendo sicuramente lo hanno fatto.
Scatenati i social dove si è riversata la rabbia di coloro che si sono sentiti offesi dai due comici. Gli ashtag #pioeamedeo #felicissimasera e #mediaset sono stati in tendenza tutta la giornata.
DOVE VEDERE IL PEZZO DI PIO E AMEDEO
I 10 PROGRAMMI PIU’ VISTI DI VENERDI’ 30 APRILE
1) I soliti ignoti, Rai1: 4.798.000 spettatori (share 19,30%)
2) Felicissima sera, Canale5: 4.331.000 spettatori (share 22,49%)
3) Striscia la notizia, Canale5: 4.283.000 spettatori (share 17,04%)
4) L’eredità, Rai1: 4.123.000 spettatori (share 24,04%)
5) Top10, Rai1: 3.694.000 spettatori (share 16,35%)
6) Avanti un altro! , Canale5: 3.119.000 spettatori (share 18,73%)
7) Uomini e donne, Canale5: 2.544.000 spettatori (share 20,82%)
8) Una vita, Canale5: 2.497.000 spettatori (share 17,20%)
9) Beautiful, Canale5: 2.461.000 spettatori (share 15,84%)
10) Amici, Canale5: 2.036.000 spettatori (share 19,66%)