Durante il consiglio comunale straordinario di ieri è andato in scena un duello fra maggioranza e opposizioni sul futuro della partecipata ASM.
Secondo le opposizioni che hanno firmato un documento congiunto, la volontà dell’amministrazione comunale è quella di vendere la partecipata.
“È effettivamente intenzione di questa amministrazione vendere ai privati il 49% di Asm Terni SpA – sostengono M5S-PD-SensoCivico-Terni Immagina. Non solo, l’amministrazione sembra pronta pure a spacchettare tutti i servizi che la municipalizzata svolge, vendendoli separatamente e così privando la società della sua strategicità. Una scelta assurda, che fa soltanto gli interessi dei privati, sulla quale l’assessore alle partecipate, vero deus ex machina dell’amministrazione e del suo partito che ormai comanda più del sindaco, ha tentato di alzare una cortina di fumo e di omertà politica. Il sindaco è sempre meno credibile. Aveva promesso che l’acqua sarebbe rimasta pubblica invece ha rinunciato di fatto al controllo pubblico della partecipata facendo esplodere gli aumenti tariffari. Ad oggi la città non ha registrato alcun significativo investimento promesso sulle reti idriche, dove continua ad esservi una dispersione di oltre il 40%.
Il sindaco aveva promesso che non avrebbe venduto Asm, parlando di fake news dello opposizioni e ha deciso di vendere Asm. Nessun intervento da parte della giunta ha chiarito poi quale è la visione politica e strategica sulle municipalizzate. Noi crediamo che per rilanciare Asm altre siano le ipotesi da studiare, a partire dalla creazione di una multiutility regionale fino ad una partnership con altre controllate pubbliche che operano sul territorio nazionale. Infine alta è la preoccupazione per i tanti lavoratori anche precari che da anni dedicano alla municipalizzata la loro professionalità “.
Dopo poco è arrivata la replica del sindaco Leonardo Latini.
“Asm è stata ereditata dall’attuale amministrazione con oltre130 milioni di euro di debito; anzi, precisiamo, è stata ereditata da un ente , il Comune di Terni, lasciato in dissesto dalle precedenti amministrazioni e che si è fatto carico anche della pesantissima situazione di Asm – ha affermato il sindaco.
Su questo le opposizioni, specie quelle che governavano prima e i loro nuovi alleati, dovrebbero riflettere un po’ di più prima di diffondere le solite strumentalizzazioni e la consueta disinformazione. Parlo di disinformazione perché, come ho ripetuto chiaramente ieri in consiglio comunale, nonostante la pesantissima situazione finanziaria di Asm che è stata nettamente migliorata dall’attuale gestione, non abbiamo alcuna intenzione di vendere l’azienda.
Stiamo invece cercando – ha precisato ancora il sindaco Latini – un partner industriale e finanziario che dia solidità economica e tecnologica ad Asm, per consentire all’azienda di affrontare tutte le sfide della transizione ecologica in posizione adeguata, per competere con i soggetti più forti del settore a livello regionale ed extraregionale, per vincere le sfide nelle gare d’ambito e su tutti i fronti.
“Vogliamo che il Comune mantenga il controllo delle linee strategiche della società.
La volontà di rafforzare l’azienda va inoltre nel senso opposto a quello adombrato dall’opposizione: noi vogliamo un’ASM più forte proprio nell’ottica di mantenere tutti i servizi sul territorio. Non ci sarà dunque alcuno spacchettamento di Asm, ipotesi della quale nessun amministratore ha mai parlato.
In ogni caso – ha concluso il sindaco – come gli esponenti dell’opposizione dovrebbero ben sapere, ogni decisione sarà discussa e votata dal consiglio comunale secondo le procedure previste”.