“Il piano industriale per le acciaierie di Terni dovrà costituire uno dei principali elementi di rilancio della siderurgia italiana che ha bisogno di essere accompagnato da un accordo di programma importante ed efficace che sostenga il mantenimento e lo sviluppo del polo siderurgico ternano comprensivo del suo indotto”.
Lo scrivono in una nota congiunta il segretario regionale della Cisl, Riccardo Marcelli e il segretario generale della Fim Cisl Umbria, Simone Liti.
“Ribadiamo – si legge ancora nella nota – che tocca alle Istituzioni dimostrare in tempi rapidi e certi che si possano confezionare progetti di politica industriale di caratura europea a sostegno di Arvedi Ast. Cisl e Fim Cisl ritengono Arvedi Ast un global player in grado di elaborare un piano industriale capace di incrementare i volumi trovando il giusto mix tra area a caldo e area a freddo come rappresentato più volte dalla proprietà. Un piano industriale rivolto anche al mercato internazionale, in grado di garantire, potenziandoli ulteriormente, gli standard in materia di qualità del lavoro e rispetto dell’ambiente.
L’Accordo di programma è una occasione da non sprecare. Per tutti. Rappresenta anche un’occasione per rivitalizzare quelle relazioni industriali che hanno fatto di Terni e il suo comprensorio un punto di riferimento per la manifattura e il sindacato nazionale”.
“Ricordiamo – sottolineano Marcelli e Liti – che temi come l’energia e la discarica sono da sempre al centro delle discussioni per il mantenimento degli acciai speciali ternani.
Anche nel Progetto di riconversione e riqualificazione industriale (Prri), per l’Area di crisi industriale complessa di Terni-Narni, è previsto, tra l’altro, il sostegno a progetti imprenditoriali ad alto valore aggiunto per le vocazioni del territorio e che promuovano l’innovazione dei processi produttivi in chiave di efficienza energetica e sostenibilità ambientale”.