Nessuna intesa tra sindacati ed Ast di Terni sulla procedura di licenziamento collettivo di 40 dipendenti amministrativi, tra quadri e impiegati, annunciato ad agosto: il verbale di mancato accordo è stato firmato oggi al termine di un incontro che si è svolto in Regione.
Il capo del personale dell”acciaieria, Luca Villa, ha confermato la necessità dell’azienda di adeguare i costi di struttura per il mantenimento degli equilibri economici e finanziari, avviando nel contempo un programma di riorganizzazione. Per l’azienda, inoltre, non risulta possibile adottare misure sostitutive o alternative ai licenziamenti, che riguarderanno comunque i lavoratori che esprimeranno manifesta volontà di non opposizione all”utilizzo di tale istituto”.
Dal canto loro – secondo quanto si apprende da fonti sindacali – Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl ed RSU di stabilimento hanno preso atto delle dichiarazioni di Ast e a loro volta hanno dichiarato la mancanza di condizioni per il conseguimento di un accordo.