Un innovativo e tecnologico intervento di efficienza energetica, unico in Italia, è stato progettato e realizzato da Avvenia, in collaborazione con Acciai Speciali Terni. Si tratta di un generatore di vapore (GVR) che permette di ottimizzare, incrementandole, le performance qualitative e ambientali nella produzione della acciaieria.
Oggi lo stabilimento AST è in grado di produrre fino al 70% del vapore senza utilizzare il combustibile fossile: un minor consumo di metano che riduce notevolmente le emissioni di CO2 in atmosfera. Saranno ridotte per 30 mila tonnellate annue.
I lavori, compiuti a tempo di record e durati appena un anno senza alcun fermo della
produzione (ad eccezione del periodo estivo e natalizio), hanno impegnato un centinaio tra ingegneri e
tecnici specializzati di Avvenia, coinvolgendo anche imprese esclusivamente locali, per un investimento
complessivo di 4 milioni di euro.
La cerimonia di presentazione si è tenuta presso l’impianto di Terni. Per AST hanno partecipato
l’Amministratore Delegato Massimiliano Burelli, il Direttore di Stabilimento Massimo Calderini e il
Direttore dell’Ente Energia Mauro Grigoletto. Per Avvenia, presenti Luca Piemonti e Francesco
Campaniello, rispettivamente Amministratore Delegato e Direttore Generale.
Nello specifico, il progetto – che si è concentrato sul camino dello storico sito ternano, alzato da 65 agli
attuali 70 metri per ottenere un migliore tiraggio – permette di recuperare una quantità elevata di calore
(cd. cascami termici) proveniente dall’impianto di laminazione a caldo, trasformarlo in vapore e
riutilizzarlo nell’intero ciclo produttivo. Il nuovo impianto verrà ora gestito completamente dai tecnici di
AST, formati dagli esperti di Avvenia nell’uso della piattaforma di monitoraggio e diagnosi Diana,
software proprietario della società di servizi energetici.
Per il proprio ciclo produttivo lo stabilimento AST di Terni utilizza oltre 230 mila tonnellate di vapore
all’anno che, normalmente, viene prodotto con combustibili fossili all’interno di caldaie. Già dalla fine
degli anni ‘80 oltre il 30% di questo vapore è prodotto attraverso recuperi di calore, evitando, per quanto
possibile, emissioni in atmosfera. Con l’obiettivo di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale e al
contempo aumentare la propria sostenibilità, AST ha individuato la possibilità di incrementare la
produzione di vapore recuperato da cascami termici. Con il generatore di vapore a recupero di calore
(GVR), la cui ingegnerizzazione e realizzazione è stata affidata ad Avvenia, l’Azienda ha portato al 70%
la quota di vapore prodotto senza l’utilizzo di combustibili fossili, evitando così l’immissione in atmosfera
di grandi quantitativi di anidride carbonica. Per dare una dimensione del miglioramento apportato, le 30
mila tonnellate annue di CO2 non immesse, corrispondono ai consumi di 15 mila famiglie: dunque, è
come se un terzo degli abitanti di Terni non utilizzasse più il gas naturale per soddisfare i propri
fabbisogni energetici.
““Questo progetto realizzato insieme ad Avvenia – ha detto l’amministratore delegato di AST, l’ingegner Massimiliano Burelli – ci consente di migliorare il profilo di circolarità e sostenibilità della nostra azienda e rientra in un percorso ben definito che stiamo portando avanti grazie anche ad altri interventi importanti. Ne è solo un esempio il progetto di recupero delle scorie derivanti dalla produzione di acciaio inossidabile presentato
pochi giorni fa a Roma, il primo esperimento di questo tipo in Italia. Negli ultimi 5 anni AST ha investito
oltre 25 milioni di euro in progetti ambientali e spende 30 milioni ogni 12 mesi per la sola gestione
dell’ambiente. AST si candida a diventare un esempio all’avanguardia di quell’economia circolare molto
discussa nei convegni, che ora dovrà essere praticata nella vita delle aziende”.