Un’iniziativa simbolica, davanti Palazzo Spada, a sostegno dei 17 dipendenti somministrati i cui contratti non sono stati rinnovati e per il forte timore di ridimensionamento dell’Ast.
L’hanno organizzata questa mattina le Rsu di Acciai Speciali Terni nell’ambito dello stato di agitazione proclamato nei giorni scorsi. Il presidio dei lavoratori è stato ‘corredato’ da 17 caschi poggiati in terra, uno per ogni lavoratore non confermato.
“È una manifestazione simbolica, ha affermato il coordinatore Rsu della Fiom Cgil Massimiliano Catini, a sostegno dei lavoratori che non hanno visto rinnovare il proprio contratto di lavoro, nonostante ci fossero le possibilità e perché riteniamo che questo sia l’inizio di un depotenziamento dell’azienda. In queste ore l’azienda è ferma e per luglio e agosto sappiamo ben poco delle fermate nonché dei volumi produttivi. Non siamo stati ancora convocati dalla Regione, speriamo avvenga presto perché i tempi sono importanti. Auspichiamo che la strategicita’ del sito venga sostanziata dalle istituzioni, dalla politica tutta e speriamo che anche il Governo faccia la sua parte.”
Una delegazione delle Rsu dell’Ast e delle segreterie sindacali è stata poi ricevuta in Comune dal vicesindaco Andrea Giuli e dall’assessore Stefano Fatale.
Rsu e segreterie sindacali hanno espresso all’amministrazione comunale una preoccupazione più generale per la fase d’incertezza che Ast sta attraversando verso l’annunciata cessione degli stabilimenti di viale Brin e il forte timore di ridimensionamenti che potrebbero segnare questo passaggio.
“Da parte nostra – hanno detto Giuli e Fatale – ribadiamo la massima disponibilità dell’amministrazione comunale a sostenere, nel rispetto dei ruoli di ognuno, le iniziative in difesa e a tutela del lavoro in questa città, consapevoli della delicatezza e delle criticità di questa fase. Recepiamo dunque le preoccupazioni e i timori, li condivideremo con il sindaco, oggi assente per motivi familiari e con l’amministrazione regionale oltre che in tutte le sedi istituzionali competenti”.