“Il rinnovo del contratto di 2° livello in AST dovrà contenere, sia per la parte normativa che per quella salariale, elementi da applicare in tutto il sito, per dare risposte alle attese dei lavoratori e per “risarcire” in maniera coerente i tanti sacrifici fatti in questi anni.”
È quanto sostengono in una nota congiunta le sigle sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Fismic, Ugl e Usb, insieme alla Rsu di viale Brin, ed è cio che hanno esposto ieri nell’incontro con la Direzione Aziendale di AST, convocato proprio per affrontare il tema dell’integrativo aziendale, come previsto già nell’accordo sottoscritto nel maggio 2018.
“Aumenti salariali, miglioramento delle condizioni di lavoro, ambiente e sicurezza, formazione, sviluppi professionali, estensione dei diritti collettivi e individuali sono le questioni che principalmente abbiamo presentato nella nostra piattaforma rivendicativa – spiegano i sindacati. Ad oggi dopo la sessione in plenaria, come organizzazioni sindacali e Rsu siamo costretti ad esprimere un giudizio che non è positivo, perché quanto esposto dall’azienda non va nella direzione da noi auspicata”.
Le organizzazioni sindacali , “pur apprezzando lo sforzo” della controparte, ritengono le risposte ricevute sui vari temi affrontati “contraddittorie e non sufficienti per poter oggi avviare ed approfondire una vera trattativa sui vari punti”.
“Abbiamo chiesto all’Azienda di rivedere la propria posizione e di aggiornare il tavolo, in tempi rapidi, nella logica di non disattendere gli impegni presi in questi ultimi mesi, avendo tutti condiviso che il 2019 dovrà essere l’anno di rilancio per quanto riguarda la contrattazione di secondo livello. Le assemblee che si concluderanno giovedì notte – concludono i rappresentanti dei lavoratori – saranno il momento per approfondire i temi fino ad oggi discussi, sia inerenti alla contrattazione di secondo livello sia al piano industriale, che – avvertono – dovrà essere di consolidamento e sviluppo e non di ridimensionamento come l’azienda ha intenzione di fare”.