Si è svolto questa mattina un incontro presso il ministero delle imprese e del made in Italy , rappresentato dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto, con le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali.
L’incontro mirava a fornire aggiornamenti sull’avanzamento della discussione in merito all’accordo di programma.
“A tal proposito il MIMIT – si legge in una nota congiunta di Fim-Fiom e Uilm – ha informato che la discussione in Commissione Europea circa i fondi destinati alle aziende ‘Hard to Abate’ interessate all’uso di combustibili a idrogeno, è arrivato alla fine e, pertanto, è stato prospettato che si potrebbe arrivare alla stipula dell’accordo di programma con le istituzioni interessate a fine dicembre/primi di gennaio. E, a quel punto, AST di Terni potrà utilizzare, con la partecipazione di Invitalia e tramite i fondi Europei, la realizzazione in toto dell’investimento previsto di 1 MLD di Euro.
La discussione in questione, nelle prossime settimane, sarà certificata con il via libera della Commissione Europea. I rallentamenti al percorso di finanziamento sono stati dovuti alle modifiche delle modalità di accesso alle risorse destinate ‘Hard to Abate’.
Tra le condizioni poste dalla Comunità Europea:
-Gli impianti devono essere predisposti ad utilizzare idrogeno al 100%
-Ottenere efficientamento del 20% sui prodotti finali.
L’accordo di programma, che nelle prossime settimane vedrà ulteriori tavoli tecnici tra i firmatari per essere definito, conterrà quindi Misure Hard to Abate, Contratto di sviluppo, Piano ambientale. Per le Organizzazioni Sindacali – si legge nella nota di Fim-Fiom e Uilm – è sicuramente positivo lo sblocco dei finanziamenti che possano portare a compimento gli investimenti ma va purtroppo denunciato che a tutt’oggi non si conosce alcun elemento di dettaglio del Piano Industriale che , si chiede fin d’ora, sia parte integrante dell’accordo di programma, dopo la discussione con il sindacato.
Invieremo ufficialmente richiesta di incontro all’Azienda, già nella giornata di oggi, con all’ordine del giorno la discussione del piano industriale. Chiederemo che il MIMIT sia garante della trattativa e che l’eventuale accordo sindacale sia parte integrante dell’accordo di programma tra le Istituzioni firmatarie.”
Per la Consal ha partecipato il segretario provinciale Roberto Rocci, per la Fismic Confsal il coordinatore nazionale Ast Giovacchino Olimpieri e il delegato Marco Bruni.
“Non è la prima volta che vengono date rassicurazioni durante questi incontri – dichiara Giovacchino Olimpieri – ma ad ora risultano non ancora ottemperate. Non sussiste una vera responsabilità oggettiva da imputare ad un soggetto specifico, ma questa lentezza e incertezza crea grossi problemi. Quest’anno per la prima volta il budget si chiude sotto il milione di tonnellate di fuso, con il rischio di perdere dei clienti, come continuano i problemi legati all’insicurezza energetica. I lavoratori di Ast necessitano di avere certezze e garanzie maggiori. Serve più sicurezza tramite un percorso definito e a tal proposito, inizieremo immediatamente la discussione con l’azienda sul piano industriale, che risulta essenziale per avere un quadro più chiaro rispetto alla situazione di incertezza che sta avvenendo all’interno azienda e nell’indotto”.