Il Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli ha risposto oggi nel Question Time alla Camera a una interrogazione presentata da Guglielmo Epifani (Liberi e Uguali) sulla situazione della Acciai Speciali Terni che Epifani ha definito “un bene essenziale per il Paese perché è l’unico stabilimento che produce Acciai Speciali”.
“Ci risultano diverse proposte , sia industriali che finanziarie – ha detto il ministro – nel frattempo c’è un proficuo confronto tra le parti sociali e l’azienda che presto dovrebbero tornare al MISE per la definizione di un accordo quadro” che accompagnerà tutta la fase relativa alla cessione dello stabilimento.
“Intorno alla Ast di Terni c’ è vivo interesse da parte di molti gruppi, anche italiani – ha aggiunto il ministro Patuanelli – riteniamo sia necessario aspettare domani perché, come noto, domani Thyssen comunica pubblicamente agli analisti i propri risultati economico-finanziari dopodiché Jp Morgan inizierà le fasi di analisi delle manifestazioni di interesse”.
” E’ chiaro che essendo un’ azienda privata non possiamo entrare nel merito delle scelte di interlocuzione che farà il gruppo per la cessione. Ma certamente, come già mi è capitato di ricordare in altri interventi precedenti, la produzione di Acciai Speciali è di grande valore aggiunto, di grande strategicità. Quegli impianti sono impianti che suscitano l’ interesse industriale di diversi gruppi e quindi ritengo che questa fase si potrà risolvere in modo positivo”.
Nella sua replica Epifani ha ribadito: “deve esser chiaro a chi vende, al governo tedesco e a chi comprerà, quali sono gli interessi strategici del Paese in ordine a questa produzione, a questo stabilimento e alla filiera, produttiva e commerciale che lo accompagna. Su questo non si può transigere e non si possono avere timidezze perché sono in ballo interessi strategici dell’Italia come quando fanno riferimento a materie prime essenziali per l’industria manifatturiera del Paese”.
“Non è la stessa cosa – ha aggiunto Epifani – se ThyssenuKrupp vende e se ne esce o se cerca una partnership restando in minoranza, se la Terni viene presa da un gruppo finanziario o da un gruppo industriale. E, aggiungo, non è la stessa cosa se viene presa da una cordata industriale importante italiana o da una cordata industriale cinese. Fa qualche differenza una soluzione o l’altra”.