Alla ripresa delle attività produttive dell’AST, i sindacati dei metalmeccanici tornano a sottolineare criticità e temi ancora da affrontare con l’azienda. Fim Cisl, Fiom Cgil, Uil, Fismic e Ugl, innanzitutto registrano alcuni ritardi dovuti a code di lavorazione manutentive e ciò evidenzia un piano produttivo non in grado di saturare le capacità impiantistiche dello stabilimento. Per quanto riguarda gli aspetti commerciali evidenziano come ancora presentino criticità strategiche ed organizzative che non consentono di ottimizzare le capacità dell’AST, il suo potenziale produttivo e di mercato. In merito all’annuncio di risultati positivi sia economici che di “performance” che si concretizzeranno il prossimo 30 settembre con la chiusura dell’esercizio in corso, i rappresentanti dei lavoratori apprezzano e valutano positivamente ritenendo questi risultati frutto dei contenuti dell’accordo sottoscritto il 3 dicembre 2014 al Ministero, accordo ottenuto con significative modifiche al piano industriale che originariamente ThyssenKrupp voleva applicare su Terni. “Se si concretizzeranno le cose annunciate, sostengono i sindacati, pensiamo allora che non siano più rinviabili discussioni specifiche sulle criticità presenti e sul Premio di Risultato. Ambiente-Salute-Sicurezza, Problematiche Sociali, Formazione, Organizzazione del Lavoro, Appalti, Aspetti Commerciali, Professionalità, riconoscimenti economici sono tematiche che devono essere discusse, che necessitano di essere affrontate e risolte per non buttare in malora quanto fatto fino ad oggi. Auspichiamo che l’AST – concludono Fim Cisl, Fiom Cgil, Uil, Fismic e Ugl – esca dagli slogan e in modo serio definisca procedure e modalità condivise con le Organizzazioni Sindacali per affrontare questi temi e rendere concreti i buoni propositi che da tempo annuncia”.