Grande preoccupazione in termini produttivi e di sostenibilità economica aziendale viene espressa dalle segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl ed Usb che questa mattina si sono incontrate con la Direzione Aziendale dell’Ast per affrontare la situazione di ripartenza e di difficoltà che si stanno attraversando. I sindacati, pur ribadendo il lavoro svolto dal comitato di emergenza che deve continuare per le problematiche attuali e future, hanno evidenziato che si deve ancora migliorare fattivamente la gestione degli spazi comuni e di tutte quelle situazioni che creano disagio ai lavoratori, reiterando la proposta dei test sierologi come aspetto determinante per diminuire il pericolo di contagio per tutti i dipendenti, passando rapidamente alla fase operativa.
Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl ed Usb sostengono che in una situazione come quella attuale il management debba mettere in campo tutte le azioni necessarie alla tutela del salario, del mantenimento degli assetti produttivi e occupazionali, con percorsi che devono traguardare questi obbiettivi. Visto anche il probabile proseguimento del distanziamento sociale, vanno individuate modalità che possano favorire il confronto con tutti i lavoratori. Il tutto in considerazione degli sforzi e sacrifici che fino ad oggi tutti i lavoratori e lavoratrici hanno messo in campo per la salvaguardia del sito.
Inoltre le organizzazioni sindacali credono che la multinazionale tedesca, rispetto a tale situazione, debba assumersi la responsabilità e la garanzia di quanto detto sopra, con azioni mirate nella politica commerciale, favorendo le produzioni di Ast, unica produttrice di inox oggi presente in Thyssen Krupp. Rispetto a quanto sta emergendo e alla completa instabilità del sistema produttivo mondiale i sindacati pensano che una seria politica industriale nazionale debba garantire la strategicità del sito e le sue produzioni di eccellenza, accompagnata da serie politiche europee che non penalizzino Terni, l’Umbria e l’intero sistema paese Italia.