“Non sono emersi elementi ostativi alla prosecuzione”, così il Prefetto di Terni Emilio Dario Sensi al termine di una istruttoria portata avanti insieme al comando provinciale della Guardia di Finanza sulla situazione di sicurezza interna alla Acciai Speciali Terni. Di fatto nessun ostacolo , dunque , è emerso che impedisca la ripresa della produzione.
Fiom, Fim,Uilm, Fismic, Ugl e Usb , nel “prendere atto della comunicazione di Sua Eccellenza il Prefetto” hanno però precisato che “il solo rispetto del DPCM e dei protocolli sono elemento fondamentale per garantire la riduzione del rischio di contagio da covid-19. Restiamo convinti – aggiungono i rappresentanti dei lavoratori – che con l’emergenza sanitaria in atto la ripresa di Ast può rappresentare ancora un pericolo.”
I sindacati poi si augurano che sia la regione dell’Umbria che il comune di Terni esercitino “il ruolo e la funzione di controllo in questa fase di gestione dell’emergenza sanitaria per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini nel loro insieme.”
Le organizzazioni sindacali restano “perplesse” sulla ripartenza delle produzioni nello stabilimento e hanno rivendicato “una ripresa non immediata e comunque graduale con previo confronto tecnico con le RSU, differendo la ripartenza almeno a lunedì 6 aprile alle ore 6.”
Inoltre i sindacati chiedono “l’apertura di una nuova procedura di cassa integrazione per ulteriori 2 settimane per tutti i lavoratori e una distribuzione dei dispositivi di protezione individuale utili al contenimento del virus, a tutti i lavoratori presenti in fabbrica.”