Non solo il governo è inadempiente rispetto alle migliaia di richieste di rimborso presentate ma, con un provvedimento del Ministero delle Finanze, ha deciso di aumentare il costo del permesso di soggiorno elettronico per gli stranieri residenti in Italia, temporaneamente. Al di là dell’aumento, che è modesto, nemmeno 3 euro, è “la presa in giro” che fa arrabbiare la Inca-CGIL che, in tutta Italia, Terni compresa, ha messo a disposizione i suoi uffici per la presentazione delle domande di rimborso.
“Si tratta di un provvedimento assolutamente ingiusto nei confronti dei lavoratori stranieri e delle loro famiglie, già duramente colpiti dagli effetti della crisi economica anche sul nostro territorio”, afferma Petre Minodora, responsabile immigrazione Cgil Terni. “E questo nonostante la condanna ricevuta il settembre scorso da parte della Corte di giustizia europea, che, su ricorso di Inca e Cgil, ha giudicato eccessivo l’importo richiesto per il permesso”.
Infatti, Il 2 settembre scorso, una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha bocciato la tassa – dagli 80 ai 200 euro – che l’Italia impone agli immigrati per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.
Secondo la Corte, questa tassa è, “sproporzionata e contraria ai principi dell’Unione europea”. Sproporzionata in quanto, per il rilascio della carta d’identità, un cittadino italiano spende all’incirca 10 euro. Contraria ai principi dell’Unione europea in quanto, secondo la Corte, non favorirebbe l’integrazione degli immigrati
“Insomma – sottolinea Minodora – siamo di fronte ad una vera e propria presa in giro nei confronti degli stranieri, già chiamati a versare somme ingenti, per poi richiederne subito dopo la restituzione, sulla base della sentenza della Corte di giustizia europea, il cui giudizio è vincolante per lo Stato. Un’occasione persa dal governo per cancellare questa tassa ingiusta, e riportare il costo del permesso di soggiorno a una cifra al pari di quello sostenuto per le altre pratiche della pubblica amministrazione”.
Oggi chi richiede i l permesso di soggiorno o ne rinnova la durata, lo aggiorna o ne chiede il duplicato si troverà a versare 110,46 euro per permessi di durata inferiore a un anno, 130,46 euro per permessi di durata fino a due anni e 230,46 euro per permessi oltre i due anni.