Bandecchi scrive ad Arvedi e gli dice che deve “sostenere” i costi per le pulizie straordinarie del quartiere di Prisciano “,
LA LETTERA
“In relazione alla vostra nota, e relativa alle diffide del sindaco trasmesse in data 21 luglio 2025 e 23 luglio 2025 conseguentemente agli episodi ricorrenti di dispersione di polveri che interessano il quartiere di Prisciano, anche in considerazione del periodo di ferie estive che ha interessato i Vs. tecnici, si ritiene di poter prevedere una ragionevole ulteriore tempistica per dare seguito a quanto richiesto in ordine alla necessità di provvedere ad operazioni di intensificazione dello spazzamento delle aree esterne allo stabilimento, con particolare riferimento alle pertinenze stradali del quartiere di Prisciano e alla pulizia periodica delle caditoie di confluenza delle acque meteoriche.
Non si ritiene che le argomentazioni tecniche, relative alle difficoltà operative ed amministrative di provvedere a tali operazioni con propri mezzi da parte di AST, possano costituire un limite insormontabile, considerato che ASM Terni S.p.A., in qualità di gestore del servizio pubblico di raccolta rifiuti e spazzamento stradale, già effettua tali attività di pulizia stradale, che possono sicuramente essere intensificate a fronte di una richiesta da parte di codesta società.
Ci attendiamo quindi, entro e non oltre i prossimi 10 giorni, di avere la vostra disponibilità a sostenere i costi per le pulizie straordinarie del quartiere di Prisciano attraverso il gestore ASM, già in possesso di tutte le autorizzazioni. In particolare si dovranno prevedere pulizie settimanali accurate delle strade e almeno con cadenza mensile delle caditoie delle pertinenze (pubbliche e private) confinanti con lo stabilimento e delle superfici accessibili di tetti e coperture.
In caso contrario, l’autorità comunale, che deve provvedere a garantire standard uniformi di pulizia stradale e contenimento delle polveri uniformemente su tutto il territorio comunale, dovrà attivarsi direttamente prevedendo il recupero dei costi, ovvero – ove ciò non risulti possibile – richiedere alle autorità competenti Regione e Ministero, le conseguenti misure limitative dell’attività produttiva”.