Rivendicano con orgoglio la “diversità” rispetto a tutti gli altri partiti e l’essere il partito “del fare”, il partito per il quale il minuto è fatto “di 40 secondi e non di 60 secondi”. “E quanto stiamo facendo a Terni lo dimostra”.
Nell’affollatissima sala convegni del “Garden” Alternativa Popolare illustra il nuovo e allargato organico che lo rafforza sul territorio. A spiegare come si struttura sono Stefano Bandecchi, coordinatore nazionale e sindaco di Terni; Riccardo Corridore coordinatore regionale e vice sindaco di Terni; Lorenzo Filippetti, coordinatore della provincia di Terni; Christian Brutti, coordinatore della provincia di Perugia e Riccardo Parca, coordinatore comunale a Terni.
“Oggi – dice Corridore – siamo un partito strutturato, fino al 29 maggio eravamo un partito in costruzione. Ci aspettano appuntamenti importanti – ha aggiunto – Alternativa Popolare rappresenta una insidia per i sistemi politici tradizionali quelli che noi, in 6 mesi, siamo riusciti a sconfiggere (a Terni, ndr) eleggendo il nostro sindaco. Terni è l’embrione di un modello tecnico-amministrativo che poi dovrà essere esportato in tutta la provincia di Terni, nella provincia di Perugia, e soprattutto dovrà essere il modello organizzativo per Perugia. E io sono convinto che vinceremo le elezioni pure a Perugia. A breve presenteremo il candidato sindaco e penso che le persone (da Perugia, ndr) che ci osservano , inizieranno a preoccuparsi”.
In proposito Bandecchi ha sottolineato il fatto che insieme al suo vice Corridore farà campagna elettorale per 45 giorni a Perugia “perché andremo al ballottaggio”.
ANDATE A LAVORARE
Il sindaco di Terni non ha mancato di rifilare una stoccata a quei politici che immeritatamente hanno occupato un posto di potere. “Vogliamo che le persone valide vadano al posto giusto – ha detto il sindaco – e che le persone che evidentemente non hanno la validità ,che fino a ieri hanno giocato alla politica come si gioca a risiko, tornino a casa e ritrovino un lavoro e ricomincino a lavorare. Ai politici umbri dico di trovarsi un lavoro”.
Sentito a margine dell’iniziativa politica Bandecchi ha annunciato che il ministero dell’interno ha “chiuso il dissesto” del comune di Terni “nonostante il nostro parere contrario”. Secondo il sindaco “la OSL ha lavorato male, tutti hanno lavorato male e ora lo stato italiano deve darci 20/30 milioni che mancano, i soldi li ha già dati a Catania perché non li deve dare ai ternani”, poi ha aggiunto “se non si riesce a chiudere il primo dissesto, si apre il secondo, i tecnici ora stanno lavorando e vedremo, ci è stato detto che siccome non siamo un partito di governo, il dissesto sarebbe stato comunque chiuso, le piace questa risposta?”